di Bianca Maria Sezzatini
Dal 13 al 16 febbraio 2014, al Teatro Trastevere, in Via Jacopa
De Settesoli n. 3, è in scena “UNA
RONDINE DAL MESSICO: Frida Kahlo”.
Frida Kahlo (1907-1954), simbolo dell'avanguardia artistica e dell'esuberanza della cultura messicana del '900, quella che è stata ed è ancora una grande eroina, è interpretata da Maria Grazia Adamo. Lo fa con un monologo scritto e diretto da Priscilla Giuliacci dal titolo “Una rondine dal Messico”. Si tratta di un lavoro intimo e forte.
Lo spettacolo anticipa la mostra alle Scuderie del Quirinale, dove, dal 20 marzo al 31 agosto 2014, verranno esposte le opere di questa icona della cultura messicana.
Sul palco del teatro Trastevere, stretta al pubblico, “Frida” si racconta, si lascia vedere. Come il dolore che c'è nei suoi quadri, messo in mostra da qualche parte nel mondo, un dolore che si lascia osservare e sentire, ma con semplicità, senza voler essere, a tutti i costi compreso.
Frida Kahlo non cercava un linguaggio che piacesse al pubblico,
non cercava nulla in particolare, se non di esprimere, per se stessa, tutto ciò
che aveva dentro. La vita e la sofferenza l'hanno nutrita, ingozzata a
tal punto da far strabordare il vaso dell'anima.
La sua simbologia non è fatta di sole e di luce; sangue, scheletri, chiodi, frecce, pilastri che si spezzano. Vita e morte si mescolano incessantemente, eppure ci trasmette tutta la gioia, la forza, il colore, la spiritualità, la devozione per la natura, la vita e l'amore.
La rondine di cui si racconta in questo spettacolo è senz'altro il mito, ma ancor più la donna che ha camminato nelle pieghe più aride della terra, dimostrando ancora una volta che l'arte si nutre soprattutto di quotidianità e di esperienza.
Orario spettacoli: ore 21.00; menica, ore 18.00
Biglietti: Intero, €. 12.00 + 2.00; Ridotto, €. 10.00 + 2.00
per info: 065814004 - 3395396728
BIOGRAFIA
Frida Kahlo è senza ombra di dubbio la pittrice messicana più
famosa ed acclamata di tutti i tempi, diventata famosa anche per la sua vita tanto
sfortunata quanto travagliata. Nata nel 1907, sostenne di essere nata nel 1910,
"figlia" della rivoluzione messicana e del Messico moderno. La sua
attività artistica troverà grande rivalutazione dopo la sua morte, in
particolare in Europa con l'allestimento di numerose mostre.
Alla nascita Frida è affetta da spina bifida, che i genitori e
le persone intorno a lei scambiano per poliomielite, essendone affetta anche la
sorella minore; fin dall'adolescenza manifesta talento artistico ed uno spirito
indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale. Da questo
contesto nascerà il tema dell'autoritratto. Il primo che dipinge è per il suo
amore adolescenziale, Alejandro. Nei
suoi ritratti raffigura molto spesso gli aspetti drammatici della sua vita, il
maggiore dei quali è il grave incidente di cui rimane vittima nel 1925 mentre
viaggia su un autobus e a causa del quale riporta la frattura del bacino. I
postumi di quell'incidente (un palo le avrebbe perforato il bacino e a causa
delle ferite sarebbe stata sottoposta nel corso degli anni a trentadue
interventi chirurgici) condizioneranno la sua salute per tutta la vita, ma non
la sua tensione morale. Frida si dedica con passione alla
pittura e nonostante il dolore fisico e psichico dei postumi
dell'incidente, continua ad essere la ragazza ribelle, anticonformista e
vivacissima che era stata prima. Dimessa dall'ospedale viene costretta a mesi
di riposo nel suo letto di casa con il busto ingessato. Questa circostanza
forzata la spinge a leggere tanti libri, molti dei quali sul movimento
comunista, ed a dipingere. Il suo primo soggetto è il suo piede che riesce ad
intravedere tra le lenzuola. Per sostenere questa passione i genitori le
regalano un letto a baldacchino con uno
specchio sul soffitto, in modo che possa vedersi, e dei colori; è qui che
inizia la serie di autoritratti. Dopo che le viene rimosso il gesso, Frida
Kahlo recupera la capacità di camminare, nonostante i forti dolori che
sopporterà e che la accompagneranno per tutti gli anni a venire.
Porta i suoi dipinti a Diego Rivera illustre pittore murale
dell'epoca, per avere una sua critica. Rivera è un uomo alto, grasso,
imponente, che va in giro con dei vecchi pantaloni, una camicia scialba, un
vecchio cappello, ha un temperamento geniale, allegro, irruento, famoso per
essere un grande conquistatore di donne bellissime e un comunista appassionato.
Questi rimane colpito molto positivamente dallo stile moderno della giovane
artista tanto che la avvicina alla sua ala e la introduce nella scena politica
e culturale messicana.
Frida diventa un'attivista del partito comunista partecipando a
molteplici manifestazioni e nel frattempo si innamora dell'uomo che diventa la
sua "guida" professionale e di vita; nel 1929 sposa Diego Rivera -
per lui è il terzo matrimonio - pur sapendo dei continui tradimenti di cui
sarebbe stata vittima. Lei, dal canto suo, lo ripagherà allo stesso modo, anche
con esperienze bisessuali.
In quegli anni al marito Rivera sono ordinati alcuni lavori
negli USA, Nello stesso periodo in cui la coppia soggiorna a New York, Frida
rimane incinta: a gravidanza inoltrata avrà un aborto spontaneo a causa dell'insufficienza
del suo fisico a sopportare una gestazione. Questo accaduto la sconvolge molto
tanto che decide di tornare in Messico con il marito. I due decidono di vivere
in due case separate collegate da un ponte, in modo da avere ognuno i propri
spazi "artistici". Divorziano nel 1939 a causa del tradimento
di Rivera con la sorella di Frida.
Non passa molto tempo e i due si riavvicinano; si risposano nel 1940 a San Francisco. Da lui
assimila uno stile intenzionalmente "naïf" che porta Frida a
dipingere piccoli autoritratti stimolati all'arte popolare e ai folclori
precolombiani. Il suo obiettivo è di affermare in maniera inequivocabile la
propria identità messicana ricorrendo a soggetti tratti dalle civiltà native.
L'afflizione maggiore dell'artista è quella di non aver avuto
figli. E lappassionata (e all'epoca discussa) storia d'amore con Diego Rivera è
testimone un diario personale di Frida Kahlo. Le cronache dicono che abbia
avuto numerosi amanti, di ambo i sessi, con personaggi di spicco che non
passano inosservati come il rivoluzionario russo Lev Trotsky ed il poeta André
Breton. E' molto amica e probabilmente amante di Tina Modotti, militante comunista
e fotografa nel Messico degli anni Venti.
La vita e le opere della pittrice messicana Frida Kahlo
esercitano un grandissimo fascino artistico e un forte impatto emotivo. Per
alcuni questa artista coraggiosa sarà ricordata nei tempi come la più grande
pittrice del Novecento.
Tre importanti esposizioni le sono dedicate nel 1938 a New York, nel 1939 a Parigi e nel 1953 a Città del Messico.
L'anno successivo a quest'ultima mostra, il 13 luglio 1954, Frida Kahlo muore
nella sua città natale.
La sua abitazione di Coyoacán, la "Casa Azzurra", meta di migliaia e migliaia di visitatori, è rimasta intatta, così come volle il marito. E' una casa meravigliosa, semplice e bellissima, con muri colorati, luce e sole, piena di vita e di forza interiore come fu la sua proprietaria.
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