di Bianca Maria Sezzatini
“Prigioniero della seconda strada“ è di sorprendente attualità ed ha per oggetto una
piccola famiglia aggredita dalla crisi economica. Lui il marito, è un piccolo
uomo onesto; lei la moglie, una donna coraggiosa che sa volare alto, come solo
le donne sanno fare.
La pièce prende il via in una serata estiva, tremendamente
calda, a New York. Sul divano di casa sua, sulla Seconda Strada, Mel non riesce
a dormire a causa di una serie di irresistibili ed esilaranti nevrosi scaturite
dal troppo caldo fuori e dal troppo freddo dentro, da un condizionatore rotto
e perennemente fermo a 4°, dallo sciacquone difettoso del gabinetto, da vicine
rumorose e decisamente libertine, da cani che abbaiano e da vicini che si
lamentano proprio del suo lamentarsi. A fare da contraltare al protagonista,
l’affettuosa moglie Edna che, cercando di carpire al marito la causa vera di
tanta insoddisfazione, tenta di tranquillizzarlo, in qualche modo, visto che il
lavoro, ormai, non lo affascina più.
Non può affascinare un lavoro che non c’è! Infatti
Mel, da 22 anni dirigente di un’azienda, adesso in piena crisi economica, è
stato licenziato in tronco; ma per vergogna tiene all’oscuro la moglie,
trincerandosi dietro nevrosi, gastriti e quant’altro. Questo almeno, finché i
ladri non gli svaligiano la casa e lui si trova costretto a svelare, alla
moglie, la verità.
Senza soldi, senza vestiti, senza alcolici, senza
farmaci, in un crescendo tragicomico gli arriva anche una secchiata d’acqua da
un condomino stanco di sentirlo brontolare. Così, al povero Mel, non resta
altro che approdare alle cure di un terapista sui generis, a coronamento
delle quali incontra i componenti della famiglia, chiamati dalla moglie per
aiutarlo ad uscire dal tunnel. Sono il fratello e le tre sorelle: soggetti
eccentrici o svampiti, accumunati da una sorta di odio-amore verso Mel,
fratello più grande. In realtà nessuno di loro è lì per aiutarlo, così ad Edna
non resta altro che riprendere il lavoro di segreteria in una grande azienda
per portare, almeno lei, uno stipendio in casa. Ma la donna non farà nemmeno in
tempo, poiché l’azienda, in pieno fallimento, la licenzia su due piedi. E
tornata in casa scopre che non c’è neanche un filo d’acqua per una doccia
distensiva. Adesso è lei ad imprecare contro la vicina, responsabile
dell’acqua condominiale. Questa, nonostante l’intero edificio sia senza acqua,
tira giù un’altra secchiata che, anche questa volta, finisce sulla testa
dell’incolpevole Mel che risponde con un sorriso sincero e rassicurante come
Edna non lo aveva mai visto: “Sono così fiera di te” gli dice “perché sei
migliore... Migliore di tutti quanti…”.
Finalmente i due si sono accorti di quanto il loro amore
sia più forte della mancanza di soldi, di lavoro e di acqua.
Orari:
dal martedì al sabato, ore 21,
secondo mercoledì, ore 21,
dal martedì al sabato, ore 21,
secondo mercoledì, ore 21,
domenica, ore 17,00
sabato, ore 17 e ore 21
sabato, ore 17 e ore 21
Prezzi: da €.
32,00 a €. 16,00
Per info e prenotazioni: tel. 06 679.47.53
Ufficio Stampa: Silvia Signorelli
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