Dopo il successo riscosso al Teatro Trastevere ritorna lo spettacolo che rende omaggio a “Frida Kahlo”, la grande eroina messicana. Dal 25 al 30 marzo 2014, Maria Grazia Adamo interpreta, al Teatro Millelire, un testo scritto e diretto da Priscilla Giuliacci: “UNA RONDINE DAL MESSICO. Frida Kahlo”. Si tratta di un lavoro intimo e forte.
Come il dolore che c'è nei suoi quadri, messo in mostra da qualche parte nel mondo, un dolore che si lascia osservare e sentire, ma con semplicità, senza voler essere, a tutti i costi compreso. Frida Kahlo non cercava un linguaggio che piacesse al pubblico, non cercava nulla in particolare, se non di esprimere, per sé stessa, tutto ciò che aveva dentro.
La vita e la sofferenza l'hanno nutrita, ingozzata a tal punto da far strabordare il vaso dell'anima. La sua simbologia non è fatta di sole e di luce; sangue, scheletri, chiodi, frecce, pilastri che si spezzano. Vita e morte si mescolano incessantemente, eppure ci trasmette tutta la gioia, la forza, il colore, la spiritualità, la devozione per la natura, la vita e l'amore.
La rondine di cui si racconta in questo spettacolo è senz'altro il mito, ma ancor più la Donna che ha camminato nelle pieghe più aride della terra, dimostrando ancora una volta che l'Arte si nutre soprattutto di quotidianità e di esperienza.
BIOGRAFIA
Frida Kahlo (1907-1954), simbolo dell'avanguardia
artistica e dell'esuberanza della cultura messicana del Novecento, è senza ombra di dubbio la pittrice messicana più
famosa ed acclamata di tutti i tempi, diventata famosa anche per la sua vita
tanto sfortunata quanto travagliata.
Nata nel 1907, sostenne di essere nata nel 1910, "figlia" della rivoluzione messicana e del Messico moderno. La sua attività artistica troverà grande rivalutazione dopo la sua morte, in particolare in Europa con l'allestimento di numerose mostre.
Nata nel 1907, sostenne di essere nata nel 1910, "figlia" della rivoluzione messicana e del Messico moderno. La sua attività artistica troverà grande rivalutazione dopo la sua morte, in particolare in Europa con l'allestimento di numerose mostre.
Alla nascita Frida è affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiano per poliomielite, essendone affetta anche la sorella minore; fin dall'adolescenza manifesta talento artistico ed uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale. Da questo contesto nascerà il tema dell'autoritratto.
Il primo che dipinge è per il suo amore adolescenziale, Alejandro. Nei suoi ritratti raffigura molto spesso gli aspetti drammatici della sua vita, il maggiore dei quali è il grave incidente di cui rimane vittima nel 1925 mentre viaggia su un autobus e a causa del quale riporta la frattura del bacino. I postumi di quell'incidente (un palo le avrebbe perforato il bacino e a causa delle ferite sarebbe stata sottoposta nel corso degli anni a trentadue interventi chirurgici) condizioneranno la sua salute per tutta la vita, ma non la sua tensione morale. Frida si dedica con passione alla pittura e nonostante il dolore fisico e psichico dei postumi dell'incidente, continua ad essere la ragazza ribelle, anticonformista e vivacissima che era stata prima. Dimessa dall'ospedale viene costretta a mesi di riposo nel suo letto di casa con il busto ingessato.
Porta i suoi dipinti a Diego Rivera illustre pittore murale dell'epoca, per avere una sua critica. Rivera è un uomo alto, grasso, imponente, che va in giro con dei vecchi pantaloni, una camicia scialba, un vecchio cappello, ha un temperamento geniale, allegro, irruento, famoso per essere un grande conquistatore di donne bellissime e un comunista appassionato.
E' molto amica e probabilmente amante di Tina Modotti, militante comunista e fotografa nel Messico degli anni Venti. La vita e le opere della pittrice messicana Frida Kahlo esercitano un grandissimo fascino artistico e un forte impatto emotivo. Per alcuni questa artista coraggiosa sarà ricordata nei tempi come la più grande pittrice del Novecento. Tre importanti esposizioni le sono dedicate nel 1938 a New York, nel 1939 a Parigi e nel 1953 a Città del Messico.
L'anno successivo a quest'ultima mostra, il 13 luglio 1954, Frida Kahlo muore nella sua città natale. La sua abitazione di Coyoacán, la "Casa Azzurra", meta di migliaia e migliaia di visitatori, è rimasta intatta, così come volle il marito. E' una casa meravigliosa, semplice e bellissima, con muri colorati, luce e sole, piena di vita e di forza interiore come fu la sua proprietaria.
Il 21 giugno 2001 viene emesso un francobollo negli Stati Uniti che riporta l'effige di Frida Kahlo (scelta da un autoritratto eseguito nel 1933), il primo francobollo che ritrae una donna ispanica.
“UNA RONDINE DAL MESSICO. FRIDA KAHLO”
scritto e diretto Priscilla Giuliacci
con Maria Grazia Adamo
Musiche:
Fabiana Galasso, Andrea Mastromattei
Disegno luci: Pietro Frascardo
Mostra fotografica a cura di Giovanni Stella
Scenografia: Ilaria Rezzi, Priscilla Giuliacci, Alessandro Giuliacci
Orario Spettacoli:
ore 21.00; domenica ore 18.00
Costo biglietto: intero 12.00,
ridotto 10.00, tessera associativa 2.00
Informazioni e prenotazioni:
06 397.510.63 – 333 291.11.32
Ufficio stampa: Rocchina Ceglia
TEATRO MILLELIRE
Via Ruggero di Lauria, 22
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