giovedì 11 dicembre 2014

ALLA SAPIENZA, “IL JAZZ VISTO DALLA LUNA”

di Bianca Maria Sezzatini

Sabato 13 dicembre  2014, alle ore 17:30, nell’Aula Magna dell’Università di Roma “La Sapienza” un racconto in musica in prima nazionale “IL JAZZ VISTO DALLA LUNA”

Animato dal cunto mediterraneo di Mimmo Cuticchio, uno degli ultimi eredi della tradizione dei "cuntisti" siciliani, e illuminato da uno dei più importanti quartetti del mondo, il Balanescu Quartet, che nei suoi concerti alterna i grandi classici ai Kraftwerk. Con la voce straordinaria di Maria Pia De Vito,
che nella sua ricerca sulla vocalità ha spaziato dal free jazz alla tradizione napoletana e dall'elettronica alla musica barocca. E con alcuni solisti di prima grandezza che arrivano provvisoriamente dalla luna per raccontare questa storia: il pianista Sal Bonafede, premiato per il migliore disco dell’anno dalla rivista Musica Jazz; Luigi Cinque, eclettico strumentista, compositore e regista cinematografico, qui vox, sax soprano e live electronics; tastiere e live electronics Patrizio Fariselli, già collaboratore di Demetrio Stratos e fondatore degli Area; il clarinettista Gabriele Mirabassi, che ha collaborato con Richard Galliano e Andrea Lucchesini, Mario Brunello e Mina. Tutti insieme daranno vita per questo concerto alla "Hypertext O'rchestra".

Scorrerà un vero e proprio film durante il concerto. Una videoscenografia doppia a cura di Lazyfilm e Kinema.

Il progetto e le musiche originali sono di Luigi Cinque con citazioni di grandi del blues e jazz e di Stravinsky, Varese, Cage, Davis, Balanescu, AREA, Kraftwerk, African and Balkanian music. 

Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città 2014-16, Sapienza in Musica, realizzato con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Dipartimento Cultura.

"Il jazz visto dalla luna" è un'opera-poesia in forma di cunto. Uno sguardo dalla luna, per frammenti, sul secolo del jazz, e su alcune relazioni pericolose tra jazz e musica colta e pensiero poetico e musica popolare stretti dalla morsa implacabile e teatrale degli avvenimenti del “secolo breve” e della sua crudele etnografia.

C’è un Astolfo antico e contemporaneo a raccontare ( e intravedere ) dalla luna, per caso, che jazz non è solo musica, è piuttosto quel cromosoma improbabile, quel virus imprevisto, quel linguaggio diverso, generato nella cultura del Novecento, in un luogo preciso, dall’implosione di un mix di etnie, razze, visioni, energie e come una malattia, come un’ombra inarrestabile, come un fantasma delle anime, in musica, e non solo, ha contagiato il mondo. E’ un fantasma che ancora si aggira!

Dice Alan Lomax: "Hanno chiamato il Novecento l’età dell’ansia ma avrebbero dovuto chiamarla il secolo del blues…Questa sindrome moderna era la norma per i coltivatori  di cotone e per i lavoratori stagionali che un secolo fa vivevano del delta del Mississipi".

"Il jazz visto dalla luna" è il numero zero di un originale concert teso a rilevare con lo spettatore e l’ascoltatore un’ indagine ed identificare il "cromosoma J". 

BIGLIETTI:
Interi: da 12 euro a 20 euro
Ridotti: da 10 euro a 16 euro
under 30: 8 euro; under 14: 5 euro

Informazioni per il pubblico: tel. 06 361.00.51/2 

Ufficio stampa dell'Istituzione Universitaria dei Concerti: Mauro Mariani

Ufficio stampa IncontriFestival /Mrf5 mus&film: Maurizio Quattrini

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