lunedì 29 febbraio 2016

DIONYSUS, IL DIO NATO DUE VOLTE. 1^ NAZIONALE

di Bianca Maria Sezzatini


Venerdì 4 marzo 2016, alle ore 21:00, nella sala Giancarlo Nanni  del teatro Vascello, “PRIMA NAZIONALE” dello spettacolo “DIONYSUS Il dio nato due volte”, da “Le Baccanti di Euripide”, con Manuela Kustermann (Agave),;Daniele Salvo (Dionisio); Paolo Bessegato (Cadmo); Paolo Lorimer (Tiresia); Ivan Alovisio (Pentea); Simone Ciampi (Una guardia / Primo Messaggero);  Melania Giglio (Secondo Messaggero). Le Baccanti (in ordine di apparizione):Elena Aimone, Giulia Galiani, Annamaria Ghirardelli, Melania Giglio, Elena Polic Greco, Francesca Mària, Silvia Pietta, Alessandra Salamida. Regia di Daniele Salvo. Foto di Giovanni Bocchieri. Lo spettacolo replicherà fino a domenica 13 marzo.
"Le Baccanti" rappresentano una finestra sull'irrazionale, su un mondo antico di reale libertà espressiva, di possessione dionisiaca, una riflessione sul senso del divino nelle nostre vite e su ciò che, nella nostra quotidianità, viene rimosso. La parola antica è un grido proveniente da un altro tempo, un appello alla riflessione, al risveglio dei sensi,un'esortazione a guardarci dentro in altri modi.

Nel frenetico vivere odierno noi affidiamo gli ultimi scampoli di irrazionalità e presenza fisica ai momenti dell'eros, della malattia, del sonno. Le Baccanti, invece, agiscono in stato di automatismo mentale, di sonno perenne, sono in qualche modo "agite" dal Dio, Dioniso opera attraverso di loro, attraverso i loro corpi e le loro voci, li trasforma e ne fa strumento di ebbrezza, sensualità, stordimento, morte, dolcezza infinita, ambiguità demoniaca.

Il Dio in qualche modo si fa corpo e plasma le loro voci. La febbre del nostro tempo ci porta a vivere in una realtà anestetizzata, un mondo fittizio in cui l'emozione è bandita, al servizio di un intellettualismo sterile e desolante. I nostri occhi sono quotidianamente accecati da immagini provenienti dai media. La legge del mercato non perdona: si vendono cadaveri, posizioni sociali, incarichi pubblici, armi, sesso, infanzia, organi. Restiamo indifferenti. La dimensione borghese soffoca i nostri migliori istinti, la nostra sensibilità (che brutta parola oggi, considerata quasi scandalosa), la nostra sincerità e si porta via ogni forma di creatività, ogni volo. La nostra dimensione irrazionale viene completamente annientata.

Il senso dell'affermazione dell'Io divora i nostri giorni. L'arte è svuotata della sua dimensione spirituale. I media, persuasori occulti, agiscono sui nostri cuori e sulle nostre menti addomesticando anche gli spiriti più ribelli, sigillando gli occhi più attenti. La dimensione spirituale è irrimediabilmente perduta. Il senso del tragico è ormai sconosciuto. Il corpo viene cancellato. Siamo ormai definitivamente trasformati in consumatori e, nel medesimo istante, in prodotti, sconvolti da una guerra mediatica senza precedenti nella storia. Illusi della nostra unicità, della nostra peculiarità, in realtà pensiamo tutti nello stesso modo, pronunciamo le stesse parole, abbiamo tutti le stesse esigenze, le stesse speranze, le stesse ansie, la stessa quotidianità fabbricata in serie. Ci illudiamo di essere liberi.

"Abbiamo bisogno di invocare ancora Dionysus
dagli alti clamori, che grida evoé, Protogono, dalla duplice natura,
generato tre volte, signore Bacchico,
selvaggio, indicibile, arcano, con due corna, due forme,
coperto di edera, dall'aspetto di toro, marziale, Evio, santo,
che mangia carne cruda, Trieterico,che produce grappoli,
dal manto di germogli, Eubuleo, dai molti consigli,
generato dalle unioni indicibili di Zeus e Persefone,
demone immortale"

Spettacoli:  dal martedì al sabato, ore 21:00;  domenica, ore 18:00

Biglietteria:
Intero, €. 20,00
Ridotto over 65, €. 15,00
Ridotto studenti €. 12,00 e gruppi di un minimo di 10 persone. 
Servizio di prenotazione, €. 1,00 a biglietto

Per informazioni e prenotazioni: tel. 06 588.10.21 – 06 589.80.31 

Ufficio Stampa e promozione Teatro Vascello: Cristina D’Aquanno 

TEATRO VASCELLO 
Via Giacinto Carini, 78

Come arrivare: 
Il Teatro Vascello si trova a Monteverde Vecchio, sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo. 
Con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

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