di Bianca Maria Sezzatini
Fino a domenica 29 gennaio 2017, è in scena al Teatro Anfitrione “Tre Pecore Viziose”, una commedia in tre atti, datata 1915, dell’attore e commediografo napoletano, Eduardo Scarpetta (Napoli, 12 marzo 1853 – Napoli, 29 novembre 1925), considerato l’inventore del genere dialettale moderno.
Sul palcoscenico, con trascinante simpatia da strappare ripetutamente risate e applausi spontanei, la Compagnia teatrale “Gli Esclusi”, associazione culturale ‘no profit’, costituita a Roma nell'anno 2003, il cui scopo è la rappresentazione teatrale di testi in dialetto napoletano. I proventi di tutti i loro spettacoli vengono sempre devoluti in beneficenza.
La Commedia.
“Le pecore viziose” sono Fortunato, Camillo e Felice che, a dispetto della loro situazione familiare, se la spassano con tre giovani donne alle quali lasciano credere di avere serie intenzioni di sposarle. Ma dovranno fare i conti con Beatrice, figura imponente e autoritaria, moglie di Fortunato, sorella di Camillo e zia di Felice, la quale tiene le redini di tutta la famiglia, essendo la ricca proprietaria che amministra tutte le sostanze di casa.
Interpreti e personaggi:
Silvia Esposito (Beatrice Precipizio), Domenico Marini (Fortunato Precipizio, suo marito), Fiorenzo Perrone (Felice Sciosciammocca), Gloria Costantini (Virginia, sua moglie), Gennaro Fenizia (Camillo Pacchione, fratello di Beatrice), Regina Presutto (Concettina, sua figlia), Vito Luongo (Ciccillo, guantaio), Tommaso Castria (Errico, innamorato di Concettina), Elio Giorgio Gaggia (Biase, cameriere), Teresa Tufarelli (Donna Maria Pagliucchella), Lucia Formicola (Giulietta, modista), Lucialba Maggiorano (Mariuccia, modista), Chiara Roda (Rosina, modista).
Silvia Esposito (Beatrice Precipizio), Domenico Marini (Fortunato Precipizio, suo marito), Fiorenzo Perrone (Felice Sciosciammocca), Gloria Costantini (Virginia, sua moglie), Gennaro Fenizia (Camillo Pacchione, fratello di Beatrice), Regina Presutto (Concettina, sua figlia), Vito Luongo (Ciccillo, guantaio), Tommaso Castria (Errico, innamorato di Concettina), Elio Giorgio Gaggia (Biase, cameriere), Teresa Tufarelli (Donna Maria Pagliucchella), Lucia Formicola (Giulietta, modista), Lucialba Maggiorano (Mariuccia, modista), Chiara Roda (Rosina, modista).
Regia di Domenico Marini.
I complimenti vanno a tutta la Compagnia che con impegno, sacrificio e amore per l’arte hanno portato ancora in scena un capolavoro teatrale tutto napoletano.
Orari spettacolo:
venerdì 27 e sabato 28 gennaio, ore 17:30
domenica 29 gennaio, ore 21.00
Per informazioni e prenotazioni: tel. 06 578.31.16
TEATRO ANFITRIONE
Via di San Saba, 24
Eduardo Scarpetta (Napoli, 12 marzo 1853 – Napoli, 29 novembre 1925)
È stato un attore e commediografo italiano. Fu il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, capostipite della dinastia teatrale degli Scarpetta-De Filippo. Creò il teatro dialettale moderno, che ancora oggi si usa e si specializzò nell'adattare la lingua napoletana in moltissime pochade francesi; la sua commedia più celebre, Miseria e nobiltà, fu però una creazione originale del suo repertorio. Vanta una carriera lunghissima di commediografo (dal 1875), interrotta bruscamente da una celebre causa intentatagli da Gabriele D'Annunzio nel 1904.
Scarpetta fu anche attore cinematografico agli albori della “settima arte”. Egli girò alcuni film per una casa di produzione milanese, la “Musical Film” di Renzo Sonzogno, tratti dalle sue commedie: Miseria e nobiltà (1914, diretto da Enrico Guazzoni), La nutrice (1914, diretto da Alessandro Boutet), Un antico caffè napoletano (1914), Tre pecore viziose (1915) e Lo scaldaletto (1915) diretti da Gino Rossetti. Di questi film ci rimangono solo alcune foto di scena di Scarpetta e di altri interpreti.
Padre di numerosi figli (riconosciuti e no): oltre a Vincenzo, Domenico, Maria Scarpetta, vi sono i celebri Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, il poeta Ernesto Murolo (padre del cantante Roberto Murolo), Eduardo (De Filippo) in arte Passarelli e suo fratello Pasquale De Filippo.
(Fonte Wikipedia)
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