di Bianca Maria Sezzatini
Da giovedì 8 a domenica 11 dicembre, al Teatro Porta Portese è in scena “RISPETTANDO GODOT”, di Domenico D'Angelo. Dal 1953, anno della prima rappresentazione del capolavoro di Beckett le donne che si sono confrontate con questo testo (apparentemente facile ma in realtà difficilissimo, sia nella comprensione che nell'interpretazione) si contano sulle dita di una mano; anzi, sono un po' meno.
In "Rispettando Godot", originalissima rilettura dello scrittore partenopeo Domenico D'Angelo, c'è tutto lo strampalato universo beckettiano a partire dai due protagonisti, Vladimiro ed Estragone; solo che qui sono due donne, Danila Stalteri e Titti Cerrone, a dare quel "qualcosa in più" ai due improbabili clochard protagonisti della pièce.
Con un occhio alla comicità ed alla satira contemporanea ed un'impostazione sia interpretativa che registica più moderna (la regia è della stessa Stalteri, che ha già diretto l'esilarante commedia "... Manco Fossi Laura Chiatti..."), "Rispettando Godot" trascina lo spettatore in un universo parallelo in cui, paradossalmente, le linee parallele si incontrano fino a rendere le due protagoniste - per quanto intensamente assurde - assolutamente coerenti con la situazione della realtà che le circonda; che ci circonda.
Asciugando il più possibile la narrazione (tagliando ad esempio gli altri personaggi presenti nel testo di Beckett e sforbiciando sapientemente alcuni passaggi un po' ridondanti), Stalteri si concentra più sul rapporto tra i due personaggi in palcoscenico e su tutto un mondo di suggestioni che ci arriva da fuori in un continuo rimando di echi di voci in realtà inesistenti, ma ben presenti nell'inconscio delle due protagoniste.
Nel finale a sorpresa, diversamente da Beckett, Godot arriva... E nessuno potrà mai immaginare chi (o cosa) è!
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TEATRO PORTAPORTESE
Via Portuense, 102
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