martedì 1 novembre 2016

ANCORA POCHI GIORNI PER CAMBIARE LA TUA VITA

di Bianca Maria Sezzatini


Sabato 12 novembre 2016, dalle ore 9:30 alle ore17:30, la Scuola Facilitatori tiene a Roma, presso CIPAX, in Via Ostiense 152/b (metro B Garbatella), il suo prossimo workshop di formazione (8 ore) a cui potrà seguire, a richiesta, un percorso più articolato di 50 ore. Numero minimo di partecipanti 10, numero massimo 25. Il Workshop è rivolto a tutti quelli che intendono migliorare le competenze e le qualità nelle relazioni e nei conflitti, inoltre, alle professioni del lavoro (dirigenti, consulenti) e a quelle del sociale (educatori, insegnanti, animatori). Iscriversi costa solo 90=(novanta) euro.
A numero chiuso, le iscrizioni vengono accolte secondo l’ordine di arrivo. Al termine viene rilasciato l’attestato di partecipazione. Occorre compilare la scheda di iscrizione (nel sito o da richiedere) e inviarla via mail entro e non oltre il 5 novembre 2016. Alla scheda di iscrizione è necessario allegare la ricevuta di versamento del bonifico: Scuola Facilitatori, Cassa Risparmio Pistoia e Lucchesia.
Iban: ff88 K062 6013 8271 0000 0001 431.

Il corso si prefigge di far conoscere i mille motivi che producono costantemente “barriere e “buche” nelle relazioni. Far acquisire i metodi per abbassare le barriere e risalire dalle buche, concetto di Facilitazione esperta. Sperimentare e applicare gli strumenti facilitatori nelle relazioni interpersonali e di lavoro. Condividere un’esperienza di apprendimento di gruppo che stimoli nuova conoscenza e sensibilità generando fiducia e nuovo benessere. 

Esso presenta un taglio pratico “tipo laboratorio formativo” centrato sull’apprendimento attivo all’interno di un ritrovato spirito di team-working collettivo. Si impara insieme. Si impara facendo e si impara provando. Precedenza ad esercizi, allenamento, studio in gruppo di casi concreti proposti dai partecipanti. Si alternano unità didattiche di approfondimento con altre di animazione e gioco. 

Il programma prevede i seguenti argomenti: 
La Facilitazione esperta nelle relazioni e nei gruppi, vantaggi e opportunità 
Aiutare, gestire le negatività, curare le emozioni (prima capacità buona) 
Perché siamo così spesso negativi? Da dove arriva tanta disfunzionalità? 
Metodi di apprezzamento, critica costruttiva, esplorazione, pendolarismo comunicativo 

Attivare, motivarsi, stare bene (seconda capacità buona) 
Metodi, risorse, strumenti... per crescere in condivisione e presenza, il corpo esperto. Diventare facilitatori di sé, delle relazioni e dei gruppi.

I tre motori dell’attivazione: respirare, agire, condividere. 

Due parole sulla facilitazione esperta. 
Sintesi di saperi delle più qualificate teorie nel complesso panorama del comportamento umano e organizzativo, allestiti su quattro vertici, che corrispondono alle quattro aree di competenze modellizzate (coordinare, coinvolgere, aiutare, attivare) la facilitazione esperta e l’efficacia di competenze essenziali, è un approccio integrato che, muovendo le basi da conoscenze di psicologia, neuroscienze, management e pedagogia, le sintetizza in “quattro capacità buone”, assemblate con l’intento di aiutare le persone ad affrontare con competenza situazioni negative e critiche e saper curare relazioni e convivenza nelle forme più efficaci e armoniose, umanizzando sé e i contesti di appartenenza. Contenuti e strumenti della Factlitazione esperta sono stati codificati in un dispositivo pratico, il Face-model (De Sano, 2005, 2010), che fornisce un ventaglio di strumenti immediatamente applicabili, per cominciare da subito a facilitare e facilitarsi (“F”) nella vita personale e nel lavoro.

È applicazione nei contesti perché centrata sulle realtà reali e solo in parte su quelle idealizzate e attese, riconosce le divergenze, i conflitti e le negatività come risorse da trasformare, a cui però occorre accostarsi con culture e metodi. La Facilitazione esperta è sinonimo di intervento diretto che si occupa di entrare nell’agone discriminativo e di complessità, agendo nel “basso” dei comportamenti, perché considera il groviglio divergente il luogo fondamentale della moderazione e della ricomposizione produttiva. E’ un intervento strategico perché da soli gli attori non ce la possono fare. 

È un metodo costruito intorno ad un dispositivo pratico, il Face-model, mappe e strumenti studiati per mettere in moto le risorse, accendere e mobilizzare le persone, creare le basi dell’intelligenza collettiva. Dalle diverse aree scientifiche il modello prende spunto rispettivamente da: Management umanistico (Argyris, Kets de Vries, Schein, Schon, Schwartz, Ury, Weick); Psicologia sociale (Goleman, Kahneman, Lewin, Liss, Moscovici, Rogers, Stern, Zimbardo); Neurobiologia interpersonale (Cozolino, Damasio, Davidson, LeDoux, MacLean, Porges, Siegel); Pedagogia attiva (Dewey, Knowles, Kolb, Morin) 

È l’arte di saper unire ben sapendo delle tante forze che dividono. Unire le parti di sé (piano funzionale), unire sé e l’altro (piano disposizionale), unire le differenti funzioni presenti in ogni contesto organizzativo e sociale (piano situazionale). 

La SCUOLA FACILITATORI 


Fondata nel 2007 dal dottor Pino De Sario, Presidente e Direttore scientifico, con l’obiettivo di promuovere la Facilitazione esperta e la figura del facilitatore nei contesti organizzativi e sociali, nelle situazioni difficili e disfunzionali, negli enti di sviluppo e apprendimento, La Scuola cura conferenze, seminari e corsi professionalizzanti su due linee di programmi: per le organizzazioni (facilitare il lavoro), per la persona (competenze per vivere). 

Il dottor Pino De Sario, Psicologo dei gruppi, specialista in facilltazione, insegna “Metodi della facilitazione esperta” all'Università di Pisa. Da venti anni sviluppa metodologie specifiche di comportamento organizzativo efficace, portando a sintesi le competenze sociali con le abilità manageriali. Approfondisce i fenomeni interni ai gruppi di lavoro e gli aspetti legati a discomunicazione, conflitto e negatività. Codifica nel 2005 con colleghi la Facilitazione esperta e il “face-model”, come dispositivo indispensabile nelle organizzazioni e nel sociale per l’empowerment, il change, il lean e il diversity management, la partecipazione e l’intelligenza collettiva. Autore dei volumi “ Biosistemica: la scienza che unisce” (2015); “Il codice che vince” (2014); “Metodi e tecniche della Facilitazione esperta” (2013); •”Il potere della negatività (2012); “La Facilitazione in Sanità”(2012); “L’insegnante facilitatore” (2011); “Far funzionare i gruppi” (2010); “Ecologia della comunicazione”(2010); “La riunione che serve” (2008); “Il facilitatore dei gruppi” (2006); “Professione facilitatore” (2005);  “Non solo parole” (2002). Nel 2007 fonda la Scuola Facilitatori per sviluppare piani formativi specifici e appropriati. 


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