martedì 15 novembre 2016

I SEGRETI DI POLLICINO

di Rosy Cervantes

Sabato 19 e domenica 20 novembre, con replica sabato 26 e domenica 27 novembre, alle ore 16:30, il Teatro delle Marionette degli Accettella presenta “I SEGRETI DI POLLICINO”, di e con Silvia Grande e Stefania Umana,  liberamente ispirato a Le Petit Poucet di Charles Perrault e Diario segreto di Pollicino di Philippe Leichermeier e Rebecca Dautremer. Età consigliata: 5-9 anni; tecnica: Teatro d'attore, proiezioni, ombre e figure.
Nel racconto, spettatrice della storia di Pollicino è Dora, una ragazza straniera, nel senso letterale e allegorico del termine. Ha appena perso il lavoro ed è finita per strada. La cattiveria del prossimo la fa dubitare di sé, ma proprio quando sta per perdere le speranze, succede qualcosa: una figura misteriosa le fa trovare una valigia e un foglio su cui è scritto: c’è un'unica cosa che ti può salvare, scoprire chi sei.

La valigia è la strada attraverso cui Dora inizia il suo viaggio alla scoperta dei segreti di Pollicino e di se stessa, con un andamento che segue quello della fiaba classica che cambia cioè stile quando i due taglialegna, non riuscendo a sfamare i figli, decidono di abbandonarli nel bosco. È allora che dal realismo iniziale, assistiamo a un susseguirsi di vicende spaventose e magnifiche che sono quelle che racconta Perrault: l’attraversamento del bosco, l’incontro con l’orco e sua moglie, la sconfitta dell’orco e il rientro a casa da vincitori.

Pollicino è una storia di scoperte, di riscatto, di conoscenza di sé. Ed è attraverso questa fiaba che Dora comprende il significato di quel messaggio iniziale: c’è un’unica cosa che ti può salvare, scoprire chi sei. Poiché quando l’avrai scoperto, questa diventerà per te un’incrollabile certezza e allora potrai batterti con convinzione per costruire la tua strada, senza permettere più a nessuno di farti sentire inutile.

L’intento è quello di utilizzare come punto di partenza del progetto una fiaba classica,Pollicino, che ha radici antichissime risalenti alla tradizione orale e popolare, facendo riferimento alla riscrittura di fine Seicento di Charles Perrault. Le fiabe resistono all’usura del tempo poiché parlano del destino dell’uomo, in esse infatti, si esprimono in modo semplificato alcuni dilemmi esistenziali dell’essere umano comprensibili a livello inconscio anche dai bambini, da qui il loro fascino immortale.

Pollicino è la storia di chiunque si sia sentito almeno una volta debole e confuso e sia poi riuscito a mettere ordine, prendendo in mano il proprio destino, o abbia sperato o immaginato di farlo, o chi ancora stia lottando per crescere. Essendo una storia di formazione, ha potuto parlare a Dora e parla ad ognuno di noi. Dora è per noi un Pollicino moderno è quindi un ponte fra palco e platea e ripercorrendo l’avventura del protagonista, dopo essersi persa come accade a Pollicino nel bosco, rende espliciti alcuni significati intrinseci alla fiaba classica.

In Pollicino l’attraversamento del bosco è lo scioglimento di un nodo di emozioni: è al buio con i suoi fratelli, sono spaventati, si sentono soli e abbandonati, preda di un turbine di emozioni contrastanti che non riescono a riconoscere e comprendere, si sentono persi. Ma poi Pollicino traendo forza dalla difficoltà, riesce a far chiarezza e dipana la matassa: sceglie una strada, quella del coraggio che lo porta verso la luce lontana. Trascina con sé i sei fratelli, lasciandosi guidare dal re delle emozioni, l’ Amore. Da questo momento in poi la storia cambia: affrontando l’ignoto e il terribile, Pollicino scopre forme e potenzialità della sua intelligenza mentale ed emotiva e da bambino fragile si trasforma in una specie di Supereroe, poiché così si può definire chi affronta con coraggio il proprio destino e ne diventa il padrone, chi sconfigge il male e le sue paure (l’orco cattivo) in nome dell’amore per i propri fratelli e per tutta la famiglia. Attraverso l’esperienza della perdita e dell’abbandono, si apre la possibilità della salvezza, che forse è semplicemente crescere e trovare se stessi.

C’è un’unica cosa che ti può salvare, scoprire chi sei.

Prezzo unico biglietto:  €. 9,00

Per informazioni e prenotazioni: tel. 06 51.39.405

ACCETTELLA TEATRO MONGIOVINO
Via Giovanni Genocchi, 15

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