martedì 13 febbraio 2018

LO SHOW DI MARSIGLIA, L'ULTIMA MACCHIETTA

di Bianca Maria Sezzatini


“Ora tocca a me”. Questo il titolo scelto da Vittorio Marsiglia per il suo spettacolo in scena venerdì 16 e sabato 17 febbraio 2018 al Piccolo Teatro Il Salotto di Pulcinella di Vincenzo De Vivo. Al centro del lavoro dell'artista campano c'è la "Macchietta”, una figura che, purtroppo, da un po' di anni, col decadere del Teatro di Varietà, ha cessato di esistere. Molti, però, sono i grandi artisti che hanno iniziato la loro carriera con quella veste, come Macario, Totò, Nino Taranto. In onore a questi grandi artisti reputo giusto ripercorrerne la storia e citarne gli illustri personaggi legati ad essa, spiega l'artista.

Ultimo erede della tradizione della Macchietta, Marsiglia rende omaggio a questa antica arte, dando vita ad un’originale galleria di personaggi in un divertente excursus storico musicale che va dagli anni ‘20 agli anni ’60, uno spettacolo unico, comico e surreale.

Spettacoli con degustazione menù completo:
ore 20:30 – Euro 25,00

Per informazioni e prenotazioni:
tel. 06 48.23.339
cell. 347.7327033
email: info@ilsalottodipulcinella.com

PICCOLO TEATRO IL SALOTTO DI PULCINELLA
via Urbana, 11 (Rione Monti - Metro Cavour)
Direttore artistico: Vincenzo De Vivo

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Il Salotto di Pulcinella nasce nel 2015, per volere di Vincenzo De Vivo, cantante, amante del Teatro e della Canzone Napoletana, nei locali di un ex ristorante nato nei primi del 900. Negli anni prima e dopo la guerra, di rimpetto all'ex ristorante c'era il famoso Teatro Manzoni dove andava in scena la rivista con Petrolini, Anna Magnani, Rascel, Macario e il grande Totò. Questi artisti erano frequentatori del ristorante antistante il teatro.

Nel 1992 fu ristrutturato dai fratelli Vincenzo e Mario De Vivo e divenne ristorante Pulcinella. La particolarità del locale fu: la gestione verace napoletana fatta dai due fratelli, la semplicità degli arredi, il bianco delle pareti, e tre tele giganti, meravigliose. La prima ritrae la Napoli del 600. 

La seconda, un Vesuvio in eruzione illuminato da una luna stupenda. Grazie al gioco delle luci, la luna e la lava sembrano vere. 

La terza, dal titolo "Le Guarrettelle", di Filippo Falciatore, pittore della metà dell’ottocento, raffigurante il Maschio Angioino.

Tutto ciò diede al locale un'anima Napoletana particolare, sia per le specialità gastronomiche che per le cene spettacolo e la musica rigorosamente napoletana. Fu frequentato da una clientela nota, Napoletana e non solo. Anche le anime degli artisti del teatro di rimpetto, continuavano a frequentare il nuovo ristorante PULCINELLA. 

Dopo tredici anni di attività ristorativa il ristorante venne chiuso per poi rinascere come PICCOLO TEATRO IL SALOTTO di PULCINELLA. Le anime di questi artisti continuavano a frequentare il ristorante, ma nello stesso tempo entravano anche nel cuore di Enzo, stimolando la sua fantasia creativa, senza uscire più. 

Gli artisti in coro, con Toto’ in prima fila, gli dicevano: “fallo diventare un piccolo teatro". Lui gli rispondeva: "ma è piccerillo". 

E loro: "nù fà nient, nun importa che è piccerillo, Enzù. È a fantasia c’adda essere grande assaie”.






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