di Bianca Maria Sezzatini
I Pandemonium rendono omaggio ad una delle artiste più amante della Capitale e di tutt'Italia: Gabriella Ferri. Lo spettacolo, in scena venerdì 23 e sabato 24 febbraio prossimi, torna “a grande richiesta” al Piccolo Teatro Il Salotto di Pulcinella, di Vincenzo de Vivo, dopo il successo dello scorso dicembre e vuole essere un omaggio a questa straordinaria interprete.
I Pandemonium hanno avuto, nel 1977, un rapporto di intensa collaborazione con Gabriella Ferri, donna e artista di profonda sensibilità. All’epoca registrarono con lei un Doppio Album, E adesso andiamo a incominciare, che dava il titolo anche ad uno spettacolo televisivo andato in onda su Rai Due. Nello stesso periodo ebbe luogo anche una lunghissima tournèe.
Lo spettacolo che ripresentano al Piccolo Teatro Il Salotto di Pulcinella è un lavoro autobiografico che racconta storie di vita vissute insieme alla Ferri,
uno spettacolo di canzoni memorabili che sono rimaste incise nella nostra testa e nei nostri cuori.
I PANDEMONIUM
Gianna Carlotta, Gianni Mauro, Mariano Perrella, Patrizia Tapparelli,
BIOGRAFIA
Il gruppo I Pandemonium è nato nel 1976. I Primi anni incidevano con la RCA ITALIANA. Successivamente passarono alla CINEVOX RECORD. Nonostante abbiano inciso otto Album e dieci 45giri, hanno avuto sempre una spiccata vocazione teatrale. Non a caso sono ritenuti da sempre Un Gruppo di Teatro-Canzone. Il modello a cui si ispiravano erano Il Mitico Quartetto Cetra. E proprio I Cetra nel 1996 li premiarono designandolo come loro eredi artistici. Nel 1978 parteciparono al Festival di Sanremo, con Rino Gaetano, con la canzone Gianna. L’anno successivo, il 1979 sconvolsero il Festival con una canzone ironica Tu fai schifo sempre. Questo brano vendette centinaia di migliaia di dischi, impazzava nelle radio private e li fece definire “Gli apripista del Demenziale” in Italia. Nel 1981 parteciparono al Festival di Napoli, con un brano molto divertente Fatte Curà. Nel 1990 vinsero il Festival della canzone ironica di Viareggio, condotto da Daniele Piombi, con Canzone Scartata. L’ironia e la trasgressione sono sempre state la “Cifra Stilistica” dei Pandemonium. Hanno lavorato tantissimo in Teatro con Gigi Proietti, Renato Rascel, Gino Bramieri, Oreste Lionello, Pippo Franco, Vittorio Marsiglia etc. In televisione hanno lavorato con tutti i più importanti conduttori televisivi, da Corrado. A Raffaella Carrà, Pippo Baudo, Giancarlo Magalli, Gianni Minà, Carlo Conti, Fabrizio Frizzi,Enrica Bonaccorti, Loretta Goggi. Hanno scritto e interpretato circa 15 Varietà teatrali e Musical. Il più importante, con 10 anni di repliche, è Il Gobbo Delle Nostre Dame, parodia di “Notre dame de Paris”. Nel 2018 riproporranno in teatro questo Musical.
Spettacolo:
venerdì 23 e sabato 24 febbraio 2018, ore 20.30
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 06 48.23.339 - cell. 347.7327033 - email: info@ilsalottodipulcinella.com
Spettacoli con degustazione menù completo:
ore 20.30 – Euro 25
PICCOLO TEATRO IL SALOTTO DI PULCINELLA
Via Urbana, 11
Direttore artistico: Vincenzo De Vivo
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Il Salotto di Pulcinella nasce nel 2015, per volere di Vincenzo De Vivo, cantante, amante del Teatro e della Canzone Napoletana, nei locali di un ex ristorante nato nei primi del 900. Negli anni prima e dopo la guerra, di rimpetto all'ex ristorante c'era il famoso Teatro Manzoni dove andava in scena la rivista con Petrolini, Anna Magnani, Rascel, Macario e il grande Totò. Questi artisti erano frequentatori del ristorante antistante il teatro.
La prima ritrae la Napoli del 600.
La seconda, un Vesuvio in eruzione illuminato da una luna stupenda. Grazie al gioco delle luci, la luna e la lava sembrano vere.
La terza, dal titolo "Le Guarrettelle", di Filippo Falciatore, pittore della metà dell’ottocento, raffigurante il Maschio Angioino.
Dopo tredici anni di attività ristorativa il ristorante venne chiuso per poi rinascere come PICCOLO TEATRO IL SALOTTO di PULCINELLA. Le anime di questi artisti continuavano a frequentare il ristorante, ma nello stesso tempo entravano anche nel cuore di Enzo, stimolando la sua fantasia creativa, senza uscire più.
Gli artisti in coro, con Toto’ in prima fila, gli dicevano: “fallo diventare un piccolo teatro". Lui gli rispondeva: "ma è piccerillo".
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