mercoledì 18 febbraio 2015

AL TIRSO DE MOLINA, "BUON COMPLEANNO"

di Bianca Maria Sezzatini

Da mercoledì 18 febbraio a domenica 8 marzo 2015, al Tirso de Molina, l'unico Teatro a Roma in cui si rappresenta "la romanità" attraverso spettacoli comici che riportano alla luce il folklore del popolo romano, il Direttore Artistico Achille Mellini presenta la commedia brillante “BUON COMPLEANNO”, con Manuela Villa, Nadia Rinaldi, Martufello, Stefano Ambrogi. Autore e regista, Pier Francesco Pingitore.

Sinossi
Festa di compleanno per papà Maurizio, che compie cinquant’anni. Ristoratore che ha fatto fortuna. Oggi è proprietario del ristorante più frequentato della città. La moglie Giulia, piacente, quarantacinque anni, ex Miss Roma. Ha preparato il suo famoso sartè di riso. Spartaco, cinquantenne, miglior amico di Maurizio. Gioielliere. Patrizia, sua moglie. Gioielliera anche lei.

Bussano alla porta.

È un fattorino che porta la torta con le candeline per il buon compleanno. Ma chi l’ha ordinata? La moglie? Grazie cara. Ma veramente io non ho ordinato niente, avevo fatto lo strudel. Allora tu, tu? Non si trova chi ha ordinato la torta. Ah, dice il fattorino, qui c’è anche un biglietto d'accompagnamento. Poteva dirlo subito. Lo prende la moglie e legge: “Uno tsunami di auguri, tesoro. Ines” Chi è questa Ines? Ma quale Ines, io non conosco nessuna Ines. Ai due: conoscete qualche Ines voi? No, no, ah sì: Ines è il nome della zia. Certo, la cara zia Ines! E dov’è? È morta dieci anni fa.

Il fattorino insiste: possibile che non conosciate Ines? Eppure Ines è questa. Tira fuori la foto di una ragazza in costume da camerierina tirolese. Ma la foto non dice niente a nessuno dei quattro. Il fattorino cambia tono. Tira fuori una mitraglietta e la punta su di loro. Terrore. Tutti contro il muro, chi si muove è
morto. Ma che vuole, soldi ne abbiamo pochi, li prenda. Macché soldi. Tra voi c’è il colpevole di un omicidio.

Tre anni fa, quando eravate in vacanza tutti e quattro insieme sulle Dolomiti, sparì la cameriera che serviva al vostro piano. Foste anche interrogati, ma dichiaraste che non ne sapevate nulla. Quella donna era mia moglie; e mostra la foto.
Da allora nessuno l’ha più vista, la polizia ha da tempo sospeso le ricerche. Sono sicuri che sia stata uccisa. La polizia vi lasciò andare. Ma io so che uno di voi o forse tutti e quattro l’avete ammazzata. Ho trovato un indizio pochi giorni fa rimettendo a posto le sue
cose: un biglietto in cui uno o una di voi le dava un appuntamento. Mostra il biglietto: “Vieni alle dieci stasera al solito posto, devo parlarti. È importantissimo”. Non c’è firma. E allora che c’entriamo noi quattro? Chiunque può aver mandato quel biglietto. Ma era in una busta con questa foto: vedete siete voi quattro con Ines al centro. Sì, ora ricordo, era una ragazza molto gentile, che ci chiese una volta di farci una foto tutti insieme. La facemmo con l’autoscatto. Ma c’è dell’altro. Tre giorni fa mi è arrivata una lettera anonima, con la stessa foto e un altro biglietto, con una macabra battuta. Lo mostra e legge: “Tra questi c’è l’assassInes”. Ora dovete parlare. Se non verrà fuori il nome del colpevole, vi uccido tutti e quattro. Cominciano gli interrogatori. Ognuno è pronto ad accusare l’altro. Certo mi ero accorto che la ragazza piaceva a Maurizio. Ma che dici, casomai piaceva a te. Lo diceva anche tua moglie. Io non ho detto mai nulla. Invece tua moglie si è sfogata con me. Gli interrogatori sono interrotti dall'arrivo di qualcuno. E il fattorino si chiude nella stanza vicina con le due donne. Sparerò loro, se i
mariti faranno accenno alla sua presenza. Arriva il figlio che vuole fare gli auguri. Poi l’agente delle tasse che ha un decreto ingiuntivo. Spartaco risulta evasore totale. Proteste di Spartaco, io ho sempre pagato, c’è un equivoco. Dicono tutti così. Deve sequestrare tutto. Ogni volta gli interrogatori riprendono, sempre più serrati e devastanti. Vengono fuori tutte le rogne delle quattro vite. Tutti accusano tutti, in un fuoco di fila di battute. Alla fine al fattorino non resta che sparare. Ma mentre sta per scaricare il mitra. Entra lei. La ragazza scomparsa. È stata ritrovata dopo pochi giorni dalla sparizione. E quella è la prima puntata di una nuova trasmissione: “Buon Compleanno!”. Tutto è stato registrato dal vivo. Perché il presunto mitra non é altro che una telecamera, che veniva puntata ora sull’uno ora sull’altro dei protagonisti. Ma le sorprese non sono ancora finite. Daranno o non daranno, i quattro, l’autorizzazione a trasmettere la loro storia? Sarà più forte la vergogna di mettere in piazza le loro miserie, o la voglia di apparire?


Per informazioni e prenotazioni (ore 14/19, dal lunedì al sabato)
tel. 06 841.18.27 – cell. 329 561.82.23
Responsabile botteghino: Cecilia Moni


TEATRO TIRSO DE MOLINA
Via Tirso, 89 (P.zza Buenos Aires)
Direttore Artistico: Achille Mellini

Il Tirso de Molina
Il teatro prende il nome dal commediografo spagnolo Tirso de Molina famoso perché con l'opera "Il beffatore di Sevilla" inaugurò la tradizione europea del don Giovanni. Dal 2004, la programmazione del teatro è dedicata a Roma e alla romanità attraverso la rappresentazione di commedie che ripercorrono la tradizione e la comicità prettamente capitoline. Dal 2008 il Teatro Tirso de Molina registra oltre30 000 presenze l'anno e si classifica come unico Teatro stabile di tradizione Romana, grazie all'eccellente lavoro di promozione svolto da Emanuela Pastorelli, responsabile dell'ufficio promozione e gruppi. Il tutto all'insegna del divertimento e della risata.

Progetto romanità
Sotto la Direzione Artistica di Achille Mellini, il Tirso de Molina, è l'unico Teatro a Roma in cui si rappresenta "la romanità" attraverso spettacoli comici che riportano alla luce il folklore del popolo romano. Il Progetto «Salvaguardia della romanità» fa parte dei nostri obiettivi ormai da diversi anni e l'impegno è quello di produrre e promuovere la cultura e le tradizioni che sono state dimenticate, ma che fanno parte delle radici del popolo romano, divertendosi.
La nostra offerta consiste nella proposta di spettacoli comici di prosa e musicali con una compagnia di attori professionisti che lavorano nel teatro dialettale romano da diverso tempo. Il Teatro Tirso de Molina rappresenta una scelta alternativa valida nel panorama teatrale della capitale per fare conoscere tradizioni ed usi di un popolo, quello romano, che tanto e stato declamato per il suo essere generoso, leale, fiero, con un forte senso dell'onore.




Nessun commento:

Posta un commento