lunedì 17 febbraio 2025

"REBECCA, LA EX MOGLIE". A GRANDE RICHIESTA


di Bianca Maria Sezzatini


Da giovedì 20 febbraio a domenica 9 marzo 2025, “a grande richiesta”, al Teatro delle Muse del Direttore artistico, Rino Santoro, è in scena "REBECCA, LA EX MOGLIE", la divertentissima commedia campione d’incassi nel 2024 scritta, diretta e interpretata dal poliedrico Geppi Di StasioCon lui sul palcoscenico, Roberta Sanzò e Antonio Mirabella, Giorgia Lepore, Patrizia Tapparelli.

"REBECCA, LA EX MOGLIE": una storia speciale che diverte gli spettatori e li coinvolge.

Pensiamo sempre più al teatro come lo si intendeva prima che i salotti borghesi lo contaminassero di psicologismi astrusi e salottieri, mentre Geppi Di Stasio preferisce di più puntare sull’idea del rituale collettivo anche raccontando storie sentimentali come in questa commedia. Infatti "REBECCA, LA EX MOGLIE" si fa beffe del romanticismo e mette proprio l’amore consapevole al centro della vicenda. In che modo? Lo fa senza volerlo ridurre a mercificazione, l’amore stesso è sempre da intendersi come una sorta di partita di giro, “io ti amo in quanto tu gratifichi alcuni miei bisogni”. E che importa se questi bisogni sono più materiali che eterei? E così nasce un meccanismo di teatro comico coinvolgente, ironico, feroce e divertente. Il titolo dello spettacolo non ha nulla a che vedere con il celebre film, poiché, in questo caso, la trama è una storia d'amore tutta italiana che mette a confronto, ma non in contrapposizione, soldi, amore, differenze generazionali, satira sociale, tutti elementi che, se mixati, danno vita ad uno spettacolo sferzante e pieno di sorprese. Uno spettacolo assolutamente da non mancare!

"REBECCA, LA EX MOGLIE".
dal 20 febbraio al 9 marzo 2025


PER INFO E PRENOTAZIONI 
tel. 06 – 442.336.49


TEATRO DELLE MUSE 
Via Forlì, 43 
Direttore artistico: Rino Santoro


-----------------------------------------------

GEPPI DI STASIO 

Napoletano per cultura ed adozione, la sua poetica si distingue per la capacità di armonizzare contenuti sociali e comicità. Il suo teatro, di chiara matrice comica, è stato da più parti definito "Teatro che fa discutere". Geppi inizia a recitare giovanissimo. Debutta come attore in teatro nel 1970 all'età di soli otto anni con lo spettacolo “Annella di Portacapuana” di G. Davino per la regia di Gennaro Magliulo che inaugurò il Teatro Sannazaro di Napoli. Di quel cast facevano parte attori già esperti come Ugo D’Alessio, Enzo Turco, Pietro De Vico, Luisa Conte, Lucia Valeri, nonché attori giovani come Nicola Di Pinto, Tommaso Bianco, Wanda Pirol, Giulio Adinolfi. Nelle due seguenti stagioni partecipa ad altre commedie che prevedevano ruoli per attori della sua età, fino a staccarsi dalle scene per studiare ed intraprendere l'attività di regista, formandosi al fianco di Aldo Giuffré come aiuto regista.

In seguito, come regista di lavori teatrali, dirige lo stesso Giuffré, Giovanna Ralli, Gigi Reder, Lando Buzzanca, Antonio Casagrande e divi del cinema prestati al teatro come Barbara Bouchet e Rosa Fumetto. Come regista affronta riscritture e manipolazioni di testi, fino a divenire autore lui stesso. Produce oltre 40 titoli teatrali, spesso contrassegnati da una vena ironico/malinconica, ma soprattutto da una comicità graffiante. Dal 1999 dirige la Compagnia Stabile del Teatro delle Muse di Roma, con la quale rappresenta testi inediti che lo vedono protagonista in scena, testi che alternano tradizione ed innovazione.

Geppi Di Stasio ha partecipato ad alcuni film e serie televisive ed è stato coautore e co-conduttore di una trasmissione televisiva intitolata "Calcistica Mente", un programma sul calcio caratterizzato da ironia graffiante, teatralità e musica. Nel 2012 è stato protagonista come “voce recitante” di Pierino e il lupo di S. Prokofiev con l'orchestra sinfonica del Conservatorio Alfredo Casella dell'Aquila. Nel 1996 riceve il Premio Totò per la regia teatrale. Nel 2014 è stato insignito del Premio Troisi alla carriera con menzione speciale per le peculiarità artistiche e umane.

Nessun commento:

Posta un commento