lunedì 7 aprile 2025

DI ANNA SOLLINGER, “COME UN SOFFIO DI VENTO"


di Bianca Maria Sezzatini


Giovedì 10 aprile 2025, al Teatro Italia, in collaborazione con Fenice Lazio ODV, debutta in prima assoluta “COME UN SOFFIO DI VENTO”, spettacolo scritto da Anna Sollinger, nato da un’idea di Antonio Riganò e diretto da Danilo Celli, che tratta l’attualissimo tema dei disturbi alimentari. Sul palcoscenico: Magna Andrzejewska, Stefania Polentini, Paolo Maurina, Sara Ruggeri, Mario Coco, Francesca Cibei.

"COME UN SOFFIO DI VENTO " è una potente riflessione sull’anoressia, la lotta interiore e la ricerca di perfezione. La storia di CHIARA, una giovane ragazza, che appare sorridente e solare, nasconde un tormento profondo legato alla propria immagine corporea.

A causa della sua ossessione per il corpo e il controllo, ogni aspetto della sua vita viene filtrato attraverso il bisogno di essere "perfetta", portandola a distaccarsi dalla realtà e dalle persone che la amano.

L’opera esplora il contrasto tra una apparente felicità e la sofferenza nascosta dietro. “COME UN SOFFIO DI VENTO” è un viaggio che si sviluppa tra ricordi e riflessioni sul passato. In una narrazione che mescola momenti di allegria finta e pesanti verità, la pièce mette in evidenza il conflitto tra l'illusione di controllo e la necessità di aiuto, mentre CHIARAcerca di affrontare il proprio dolore attraverso il corpo, i suoi riflessi e le sue paure.

La commedia è un invito a riconoscere le fragilità dietro l’apparente perfezione e a cercare sempre, in caso di necessità, comprensione e supporto. COME UN SOFFIO DI VENTO". Uno spettacolo da non mancare!

10 aprile 2025, ore 20:30 

BIGLIETTI
intero: 15 euro
ridotto under16: 10 euro

INFO E PRENOTAZIONI
mob. 366 – 951.17.64


TEATRO ITALIA
Via Bari, 18

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Il progetto “COME UN SOFFIO DI VENTO" nasce ispirandosi a una storia realmente accaduta. Da questa premessa, è scaturito il desiderio di una rappresentazione teatrale, che fosse il più possibile delicata e rispettosa ma al contempo reale e sincera. I quadri si alternano in un flusso che porta lo spettatore a viaggiare tra i ricordi, i pensieri e le emozioni della protagonista. Ogni scena, pur portando con sé la verità di questa storia, rappresenta metaforicamente una carezza all'animo tormentato dei personaggi e dello spettatore.

Con semplicità e delicatezza, è nostra intenzione invitare lo spettatore a una comunione di emozioni che lascino la sensazione di poter essere d'aiuto a una persona in difficoltà, anche con un semplice abbraccio o con una parola di conforto. Ogni gesto tecnico e scenico della rappresentazione, muove dal desiderio di accompagnare con grazia i personaggi e gli spettatori lungo un delicato percorso verso una più profonda consapevolezza del nostro mondo emotivo e di quello imperscrutabile di chi ci sta vicino. 



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