lunedì 11 febbraio 2019

AL SALOTTO DI PULCINELLA DUE GRANDI SERATE

di Bianca Maria Sezzatini


Care Amiche e cari Amici Lettori, Vi segnalo per questo fine settimana due spettacoli “assolutamente da non mancare” che, sotto l’attenta ed esperta guida di Vincenzo De Vivo, Direttore artistico, proprietario del locale e poliedrico artista, sono in programma al "Piccolo Teatro Il Salotto di Pulcinella".


Venerdì 15 febbraio:

Dodo Gagliarde in “CARO TOTÒ” di e con Dodo Gagliarde. In questo suo spettacolo Dodo Gagliarde ci guida in un viaggio nella vita e nel mito del comico italiano attraverso aneddoti, pensieri, battute, gag, sketch, poesie, canzoni, riflessioni, funambolismi verbali, citazioni di latinorum, frizzi metafisici e surreali… quisquilie, bazzecole, pinzillacchere! Uno spettacolo poetico, comico e originale per raccontare l’Uomo e l’Artista Totò, a oltre cinquant'anni dalla sua scomparsa.

Dodo Gagliarde, attore di grande versatilità nei lunghi anni della sua carriera è passato disinvoltamente dal cabaret alla tragedia, dalla commedia al varietà, dalla farsa al dramma, prendendo parte, negli anni ‘80, a memorabili spettacoli di Antonio Calenda che rivisitavano il mondo dell’avanspettacolo con gli ultimi epigoni. Uno per tutti: il mitico “Cinecittà” con Pietro De Vico, Anna Campori, Rosalia Maggio, Dino Valdi e Roberto Bencivenga.

Sabato 16 febbraio

Enzo Avolio, è in scena con “ZUOCCOLE, TAMMORRE, FEMMENUNE E FEMMINIELLI” spettacolo di cui è anche il regista. Con  lui: Valerio De Negri (clarinetto), Galliano Prosperi (chitarra), Lorenzo Calderano (percussioni) Clelia Liguori (voce) e Vincenzo De Vivo (voce). Lo spettacolo trae ispirazione dalla poesia “Zuoccole,tammorre e femmene" di Antonio de Curtis, “Totò".

Zuoccole, tammorre e femmene
Tutte hanno scritto 'e Napule canzone appassiunate,
tutte 'e bellezze 'e Napule sò state decantate: 
da Bovio a Tagliaferri, Di Giacomo a Valente;
in prosa, vierze e musica: ma chi po ddi cchiù niente?
Chi tene 'o curaggio 'e di' quaccosa 
doppo ca sti puete gruosse assaie
d'accordo songo state a ddi una cosa:
ca stu paese nun se scorda maie.
Sta Napule, riggina d' 'e ssirene,
ca cchiù 'a guardammo e cchiù 'a vulimmo bbene.
'A tengo sana sana dinto 'e vvene,
'a porto dinto 'o core, ch' aggia fà?
Napule, si comme 'o zucchero,
terra d'ammore - che rarità!
Zuoccole, tammorre e femmene,
è 'o core 'e Napule ca vò cantà.
Napule, tu si adorabile,
siente stu core che te vò di:
"Zuoccole, tammorre e femmene,
chi è nato a Napule nce vo murì".

Inizio spettacoli: ore 21:00
Degustazione gastronomica rigorosamente napoletana

Per informazioni e prenotazioni:
tel. 06 48.23.339 - cell. 347.7327033
email: info@ilsalottodipulcinella.com

PICCOLO TEATRO IL SALOTTO DI PULCINELLA
Via Urbana, 11 (Rione Monti - Metro Cavour)
Direttore artistico: Vincenzo De Vivo

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Il Salotto di Pulcinella 

Nasce nel 2015 per volere di Vincenzo De Vivo, cantante, amante del Teatro e della Canzone Napoletana, nei locali di un ex ristorante nato nei primi del 900. Negli anni prima e dopo la guerra, di rimpetto all'ex ristorante c'era il famoso Teatro Manzoni dove andava in scena la rivista con Petrolini, Anna Magnani, Rascel, Macario e il grande Totò. Questi artisti erano frequentatori del ristorante antistante il teatro. Nel 1992 fu ristrutturato dai fratelli Vincenzo e Mario De Vivo e divenne ristorante Pulcinella. La particolarità del locale fu: la gestione verace napoletana fatta dai due fratelli, la semplicità degli arredi, il bianco delle pareti, e tre tele giganti, meravigliose. 

La prima ritrae la Napoli del 600. La seconda, un Vesuvio in eruzione illuminato da una luna stupenda. Grazie al gioco delle luci, la luna e la lava sembrano vere. La terza, dal titolo "Le Guarrettelle", di Filippo Falciatore, pittore della metà dell’ottocento, raffigurante il Maschio Angioino.

Tutto ciò diede al locale un'anima Napoletana particolare, sia per le specialità gastronomiche che per le cene spettacolo e la musica rigorosamente napoletana. Fu frequentato da una clientela nota, Napoletana e non solo. Anche le anime degli artisti del teatro di rimpetto, continuavano a frequentare il nuovo ristorante PULCINELLA. Dopo tredici anni di attività ristorativa il ristorante venne chiuso per poi rinascere come PICCOLO TEATRO IL SALOTTO di PULCINELLA. Le anime di questi artisti continuavano a frequentare il ristorante, ma nello stesso tempo entravano anche nel cuore di Enzo, stimolando la sua fantasia creativa, senza uscire più. 

Gli artisti in coro, con Toto’ in prima fila, gli dicevano: “fallo diventare un piccolo teatro". Lui gli rispondeva: "ma è piccerillo". 

E loro: "nù fà nient, nun importa che è piccerillo, Enzù. È a fantasia c’adda essere grande assaie”.







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