di Bianca Maria Sezzatini
Il Teatro delle Muse, sotto l’attenta ed esperta direzione artistica di Rino Santoro, mercoledì 1 marzo 2023, alle ore 20,30, ospita l’attesissimo concerto di DON BACKY: “TESTI COME POESIE”. Regia e partecipazione di Claudio Carluccio. Conduce lo spettacolo Angelo Blasetti.
INFO E PRENOTAZIONI
tel. 06 44 23 36 49
POSTO UNICO
€. 20,00
TEATRO DELLE MUSE
Via Forlì, 43
Direttore artistico: Rino Santoro
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DON BACKY
Don Backy, pseudonimo di Aldo Caponi, nasce a Santa Croce sull'Arno. Trascorre parte della sua infanzia, fino al 1947, nella città campana di Nocera Superiore. Coltiva la passione per la pittura, la recitazione e la musica rock. Incomincia a suonare la chitarra molto giovane dopo aver visto al cinema, nel 1956, un film con Bill Haley che cantava Rock Around the Clock.
L'ESORDIO
L'anno successivo scrisse La storia di Frankie Ballan, una ballata ispirata alla storia di Franco, un amico scappato da casa con la sua ragazza. Si trasferì a Torino per incidere il brano usando ancora il nome Kleiner Agaton, e sul lato B incise Mi manchi tu, scritto con Senesi. Il disco venne inviato a discografici e produttori. Detto Mariano, all'epoca collaboratore di Alessandro Celentano, fratello del cantante Adriano, ascoltò il disco e lo segnalò al fratello che stava cercando nuovi artisti da lanciare per la sua casa discografica, il Clan Celentano, fondata proprio in quel periodo (marzo 1962). A Celentano non interessò la canzone e neppure l'autore tuttavia Mariano non si arrese e ripropose il disco ad Adriano, ottenendone un secondo rifiuto. A Milena Cantù, all'epoca fidanzata dello stesso Celentano, la canzone era piaciuta, e questo convinse Celentano a scritturarlo.
CLAUDIO CARLUCCIO
A sedici anni ha iniziato a comporre le sue prime canzoni, partecipando, nel 1976, al concorso voci nuove di Castrocaro Terme, selezionato personalmente da Gianni Ravera . Poco dopo incontra Roberto Murolo diventandone l'allievo preferito. Il grande artista napoletano, infatti, iniziò ad impartire a Claudio Carluccio lezioni di canto e dizione e poi lo presentò nei suoi concerti come il "continuatore" del suo genere musicale.
Cultore della Canzone classica napoletana e sensibile autore di romantiche canzoni della Napoli contemporanea, Claudio Carluccio ha inciso diversi dischi, proseguendo un percorso discografico iniziato nel 1990 con l'album "Comm'era bella Napule" , arrangiato da Il Giardino dei Semplici e pubblicato dalla MASAR.
"Il Mattino" descrive così l'artista: "...finissimo interprete dalla voce calda, pastosa e passionale che, mentre offre allo spettatore tutta la dolcezza struggente di cui è permeata la canzone classica napoletana, come d'incanto si trasforma, per proporre con gusto, garbo ed ironia quanto basta, le più celebri macchiette napoletane ".
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