martedì 4 ottobre 2022

EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE. IL FILM

Recensione del film:
Bianca Maria Sezzatini


I mondi paralleli esistono?

Nella cultura Cyberpunk (Snow crash 1992) esiste la realtà virtuale condivisa tramite Internet dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio Avatar?

Metaverso e multiverso in che cosa  differiscono?

Il film “Everything everywhere all at once”, di Daniel Kwan e Daniel Scheinert ci darà la risposta.

Già nel ‘500 il filosofo Giordano Bruno di Nola (Napoli) ne attesta l’esistenza. Il precursore dell’idea moderna di multiverso fu proprio lui, filosofo internazionale e lungimirante che spiegò come la filosofia appartenesse al metaverso e multiverso. Dal punto di vista filosofico l’ipotesi è antica, e dimostra che la pluralità dei mondi simili alla Terra già dagli atomisti greci trovò vigore dopo la rivoluzione copernicana con la scoperta della grandezza effettiva dell’universo contenente miliardi di galassie e Giordano Bruno lo spiegò anche dal punto di vista cosmologico.
I mondi paralleli esistono e sono la conseguenza diretta delle osservazioni cosmologiche, come sostiene Max Tegmark che descrive l’insieme generale dei concetti correlati che condividono la nozione dell’esistenza di altri universi al di la di quello osservabile e fornisce una tassonomia degli universi paralleli organizzata a livelli.

George Ellis, poi U. Kirchner e W.R. Stoeger consigliano il termine di universo per il modello teorico della totalità dello spaziotempo connesso nel quale viviamo “dominio universo” per l’universo osservabile o una parte simile dello stesso spaziotempo che si applica sia al nostro universo oppure ad un altro disconnesso dal nostro cosidetto “multiverso” per una collezione di spazi tempi non connessi tra di loro. Rappresentazione che i registi Daniel Kwan e Daniel Scheinert esprimono perfettamente con grande maestria attraverso il film realizzando un capolavoro.

Il cast stellare, a partire da Michelle Yeoh, Jamie Lee Curtis, James Hong e tanti altri, rendono il film scorrevole, interessante, umoristico, di azione, giocoso e ad alti livelli facendo regalando allo spettatore una storia tanto particolare ed interessante quanto semplice da comprendere. 

La storia è basata su un’immigrata cinese, Evelyn Wang, di circa cinquant’anni che gestisce una piccola lavanderia a gettoni ed ha una figlia adolescente che non comprende più e un padre problematico.

Evelyn Wang impegnata in una lezione noiosa, si ritrova proiettata in un ripostiglio delle scope con suo marito in una versione di quest’ultimo proveniente da un universo alternativo “parallelo” che soltanto lei ha il potere di impedirne la distruzione.

Film di forte impatto visivo che non annoia mai. Da non perdere!

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