di Bianca Maria Sezzatini
Al Teatro Parioli Peppino De Filippo (Via Giosuè Borsi n. 20), dal 23 gennaio al 2 febbraio 2014, ”Il borghese gentiluomo”,di
Molière,regia Massimo Venturiello con Tosca e Massimo Venturiello.
“Con il Borghese Gentiluomo, Molière creò una
novità assoluta, non è facile infatti trovare la giusta definizione per questo
indiscusso capolavoro che, riduttivamente, viene definito una comédie-ballet.
L’estrema libertà con cui l’autore tratta la
vicenda, i toni farseschi, satireggianti, gli elementi fiabeschi, onirici, la
prosa densa di ritmo, la tessitura musicale scritta da Jean-Baptiste Lully, la
coreografia dei balletti, il tutto, è teso a una teatralità assoluta di grande
effetto comico.
La trama è molto semplice: un ricco borghese
sogna di diventare nobile, lo desidera con tutte le sue forze, lo pretende con
un’esaltazione fuori dal comune. Intorno a lui ruota un’umanità di adulatori e
di scrocconi, un’umanità priva di autentiche qualità, che si nutre di ‘senso
comune’, che ovviamente lo raggira e asseconda la sua follia, pur di ottenerne
un guadagno. A questi si contrappone la moglie del protagonista, tutta senso
pratico e concretezza, che cerca in ogni modo di farlo rinsavire.
Di fronte all’ ennesimo rifiuto del ‘borghese’ di
dare in sposa sua figlia al ragazzo che ama,
perchè privo di nobili natali, tutti d’accordo gli giocano la beffa
finale attraverso la famosa ‘Cerimonia Turca’ e anche la moglie che, pur
criticandolo aspramente ha fino ad allora cercato di proteggerlo, gli si
schiera contro lasciandolo definitivamente solo, nella sua folle utopia.
NOTE DI REGIA
La nostra lettura di questo grande classico del
teatro internazionale non intende tradire in alcun modo le intenzioni
dell’autore, ma al contrario approfondirle, rispettando anzitutto quello
spirito di libertà che anima l’intera opera. Non ci saranno pertanto limiti
geografici e temporali e l’azione si collocherà in una atmosfera visionaria
(complice lo scenografo Alessandro Chiti e la costumista Santuzza Calì) che
avrà un sapore napoletano-parigino, con tutto quello che ne consegue, dalla
lingua parlata alla musica.In particolare le musiche originali di Germano
Mazzocchetti, andranno in questa direzione e
accresceranno l’ironia insita in tutto il lavoro, ricercando
arrangiamenti e sonorità che spazieranno dal rinascimento alla sceneggiata napoletana. I
brani cantati, alcuni dei quali già previsti dall’autore e le coreografie di
Fabrizio Angelini, contribuiranno a ‘mostrare’ la vicenda di questo ‘borghese’
accentuandone con sottile sarcasmo, la miseria ideologica. Pur essendo la
musica e la danza protagoniste assolute, non credo però che sia corretto
accostare questo allestimento a generi teatrali come il Musical o la Commedia musicale.
Senz’altro ci saranno momenti che li
ricorderanno, ma all’interno di una varietà stilistica che è la peculiarità di
questa originalissima opera di Moliere-Lully. L’obiettivo da raggiungere è
quello di costruire un prodotto fortemente popolare, nel senso più alto, capace
cioè di coinvolgere e divertire lo spettatore, stimolandone una riflessione,
attraverso il racconto di un microcosmo, nel quale, malgrado la lontananza
temporale, è facile rispecchiarsi. Non è forse a noi molto vicino questo
‘borghese’, con la sua necessità di adeguarsi al gusto dominante, che nega le
sue origini, i suoi valori e che è pronto a trasformarsi in ‘altro da sé’ e a
modificare persino la sua immagine fisica? Non è forse una malattia del nostro
tempo quella di inseguire patologicamente un ideale fisico e psichico imposto
dai nostri media? Non siamo forse circondati da eterni giovani, da bellezze
siliconate, da rampanti pronti a tutto?Questo allestimento, che oltre a me e a
Tosca, vede in scena un nutrito cast di attori e cantanti, rappresenta inoltre
una caparbia necessità di mettere in
scena il ‘gran teatro’, a dispetto dei tagli e delle logiche di mercato
dominanti, che inevitabilmente impongono agli enti privati una linea produttiva
restrittiva e di conseguenza pericolosa per il futuro del nostro teatro.”(Massimo
Venturiello)
Orario
spettacoli:
lo
spettacolo andrà in scena dal giovedi
alla domenica
giovedi,venerdi
e sabato, ore 21; domenica, ore 17
Prezzi:
platea, 25 euro – galleria, 20 euro
platea, 25 euro – galleria, 20 euro
Per info e prenotazioni:
tel . 06 8073040
www.teatropariolipeppinodefilippo.it
Relazioni
con la stampa:
Maurizio
Quattrini
tel.
338 848.53.33
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