lunedì 30 maggio 2016

AMLETO E L'AMARA BELLEZZA

di Bianca Maria Sezzatini


Martedì 31 maggio e mercoledì 1 giugno, alle ore 21:00, il Teatro delle Ombre presenta nella sala Giancarlo Nanni del Teatro Vascello, “AMLETO. OVVERO LE CONSEGUENZE DELLA BELLEZZA AMARA”, di William Shakespeare. Regia di Daniele Scattina.

Note di regia
Nove attori: voci, stati di coscienza, visioni, si intrecciano e si moltiplicano in un gioco di specchi abitando la scena come proiezioni di una mente sconvolta, tormentata dal dubbio e dalle possibilità.

Lo sguardo di Amleto deforma la realtà come un quadro di Picasso come una musica antica e nota che venga alterata e distorta. La poesia si alterna alla comicità, con omaggi all'avanspettacolo, richiami cinematografici, citazioni di grandi maestri del teatro. Infatti è possibile rintracciare echi di Carmelo Bene, di Leo De Berardinis, di Pina Baush.

Uno studio sulla storia dell’arte a 360 gradi: il palcoscenico grazie ai tulle viene diviso in tre parti. La parte più profonda della scena, vive atmosfere caravaggesche, chiaro-scuri dove l’incisività del gesto diventa protagonista, la parte centrale della scena invece è immersa in atmosfere espressioniste, dove oltre al colore anche il movimento diventa il fulcro dello spettacolo. Sul proscenio le atmosfere acide create dalle luci, evocano un mondo crudele, in cui il personaggio è vittima di se stesso e del sistema che lo circonda.

Decidere di mettere in scena”Amleto”, è stato come guardarsi allo specchio e nel profondo dell’animo. Amleto, ti sfida e davanti ad Amleto non potavamo barare, perché tutto il suo “essere” ti guarda negli occhi, ti mette a nudo, e, il suo “non essere” riguarda la vita, l’amore, l’arte che da sempre lo rappresenta: il teatro.

Lo spettacolo è un insieme di vocalità e coreografie, infatti il nostro intento è la ricerca quasi ossessionante della musicalità vocale e della coralità del movimento.

Siamo partiti infatti da delle improvvisazioni,  è stato fatto un percorso per ogni singolo attore, c’è stato un lavoro profondo per permettere ad ogni attore di esprimere il meglio di sé, per integrarsi al meglio con gli altri attori con cui condivide la scena.

Attraverso questo percorso, il nostro intento è quello di arrivare “all'evento”, non al semplice spettacolo.

Un altro punto su cui è stato fatto un lavoro enorme è l’uso del microfono: abbiamo deciso infatti di utilizzare il microfono per sottolineare meglio alcuni passaggi dell’opera…..quindi anche qui, l’utilizzo del microfono non per amplificare la voce, ma, per sottolineare degli stati d’animo essenziali.

Abbiamo pensato di ambientare questo “Amleto” in un luogo post-atomico, gli attori si muovono come in una coreografia di danza contemporanea, ogni movimento, ogni gesto è proprio dell’attore che lo interpreta, ed ogni attore è il completamento dell’altro. 

La struttura contiene all'interno, tutto ciò che è bello per me: di quella bellezza amara di Rimbaud, la bellezza terribile, pericolosa,  che troviamo nel sublime, per cui anche la tragedia è bella.

La profondità, che porta a vedere veramente le cose. Lo spettacolo sarà un viaggio di coscienze (attori e spettatori), in uno spazio vuoto, scomposto in tanti piani dalle luci, e da dei corpi danzanti con la loro voce-suono. Il filo conduttore musicale sarà Bach e Mozart ma anche gli Eagles ed i Rolling Stones e le nostre voci si inseriscono come contrappunto con le parole del drammaturgo più grande di tutti: William Shakespeare.

Biglietteria: 
€. 20 intero; Ridotto, €. 15 e 10 Euro studenti 
Servizio di prenotazione, €. 1,00 a biglietto

Per informazioni e prenotazioni: 
tel. 06 588.10.21; 06 589.80.31

Ufficio Stampa: Cristina D'Aquanno

TEATRO VASCELLO
Via Giacinto Carini, 78

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