martedì 1 marzo 2016

LA DOPPIA VITA DI SABATO E DOMENICO

di Bianca Maria Sezzatini


Fino a domenica 20 marzo 2016, è in scena  al Teatro delle Muse “LA DOPPIA VITA DI SABATO E DOMENICO", con Wanda Pirol, Rino Santoro, Geppi Di Stasio, Roberta Sanzò, Antonio Lubrano e con Carlo Badolato, Manuela Atturo, Patrizia Bellucci, una commedia inedita scritta dal poliedrico Geppi Di Stasio, di cui è anche il regista.


NOTE DI REGIA
la doppia vita di sabato e domenico
L’imprevedibilità della vita (e della morte)

La doppia vita di Sabato e Domenico, l’imprevedibilità della vita (e della morte), è la curiosità di sapere come veniamo percepiti dagli altri è l’elemento ispiratore di questa commedia.
Credo sia una curiosità comune ad ogni essere umano. Noi stessi crediamo di apparire, spesso, in maniera del tutto diversa da come gli altri ci vedono. Quante volte ci siamo chiesti cosa si dirà di noi dopo che saremo passati a miglior vita. Forse lo sapremo, o forse no; questione di fede. 

Ma esiste un altro modo di saperlo ed è suggerito ne La doppia vita di Sabato e Domenico. I due protagonisti, Sabato Trippa e Domenico Festa, approfittano di una sciagura aerea alla quale sono scampati per continuare a fingersi morti allo scopo di rivalutare la propria immagine nei familiari superstiti. Ciascuno dei due ha delle problematiche personali irrisolte opposte e contrarie, l’uno per reiterata infedeltà, l’altro, più maturo anagraficamente, per gelosia verso la figlia di un precedente rapporto della sua compagna, dinamica, questa, che lo rende piuttosto infantile e bisognoso di conferme. Ma nella finzione comica qualcosa va storto e i due vengono svelati e, così, viene svelato anche un meccanismo del tutto imprevisto come, ad esempio, la reazione dei familiari. Laddove ci si aspetta la catastrofe avviene il perdono e viceversa. 

Tutto ciò tende a sottolineare che troppo spesso la visione femminile è più evoluta, maura e consapevole. E allora la gioia di rivedere in vita un marito si trasforma in risentimento per un anno di ingiustificata sofferenza per la moglie di Domenico, mentre la manifesta infedeltà di Sabato Trippa viene perdonata e istituzionalizzata dalle sue donne a cagione della gioia per la “resurrezione”. Una commedia comica e paradossale che vive di contrasti a cominciare dall’ironica ambientazione cimiteriale, dallo stile recitativo tradizionale che diventa ulteriore elemento di efficacia scenica e dal gioco di travestimenti divertenti al limite dell’assurdo. E’ questo che, penso, sia il gioco del Teatro moderno che non ha paura di essere ammiccante. Ma neanche tragicomicamente serio e onesto. 
 ( Geppi Di Stasio )

Orari spettacoli:
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì: ore 21:00
Sabato, ore 17:00 e ore 21:00
Domenica e festivi, ore 18:00
Riposo: mercoledì

Ufficio Stampa e Comunicazione: Federica Rinaudo

Per informazioni e prenotazioni: tel. 06 442.336.49

TEATRO DELLE MUSE
Via Forlì, 43 

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