di Bianca Maria Sezzatini
Fino a domenica 10 aprile, al Tirso de Molina, l'unico Teatro a Roma in cui si rappresenta "la romanità" attraverso spettacoli comici che riportano alla luce il folklore del popolo romano, sotto l’attenta direzione artistica di Achille Mellini, è in scena “Ladri di galline praticamente polli”, con G-Max, Marina Marchione e Mario Barletta, la brillante commedia dell’autore e regista Stefano Fabrizi scritta con Giuliano Rinaldi.
Siamo negli anni ‘80 al solito bar, uno dei tanti della periferia romana, per Piero Piaggio, Er Gallina e Sandrino, piccoli delinquenti di quartiere, l’esistenza scorre tra piccoli furti e spaccio di hascish al dettaglio. Per loro la grande occasione arriva con l’accettazione di far da tramite per un passaggio, come si dice a Roma, a “Babbo Morto”, di una grossa partita di cocaina tra due clan concorrenti che capeggiano il quartiere.
Tutto sembra filare liscio ma una soffiata a favore dei protagonisti svela una trappola. Non potendosi più rifiutare i tre decidono di sacrificare un incensurato. Si, ma chi? Daranno vita, in questo modo, ad una esilarante e sgangherata gang impegnata nella realizzazione del colpo che li sistemerà.
“Lo spettacolo – racconta Stefano Fabrizi - nasce originariamente nel 2009, con un buon successo di pubblico, (circa 120 repliche). La volontà allora era quella di ideare un noir comico in un momento dove la serie “Romanzo Criminale” impazzava per le piattaforme televisive. Per cui – prosegue il regista - scrivemmo una storia che facesse vedere un’altra faccia della Roma anni ’80 più vicina alla commedia all’italiana, chiaramente con una storia completamente inventata che volutamente avesse i meccanismi comici contestualizzati nell’estrema periferia romana di allora. Quindi non era una parodia della serie, ma un trattamento originale che viveva di luce propria”.
ORARI SPETTACOLI
Mercoledì, Giovedì e Venerdì, ore 21:00
Sabato, ore 17:30 – ore 21:00
Domenica, ore 17:30
Le pomeridiane del Sabato sono solo per gli spettacoli in abbonamento.
ORARIO BOTTEGHINO
Dal Lunedì al Sabato, dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00
Domenica, dalle 15:00 alle 18:00
PREZZI BIGLIETTI
Mercoledì, Giovedì e Sabato pomeridiano
Intero, €. 21,00
Ridotto, €. 19,00
Venerdì, Sabato sera e Domenica
Intero, €. 23,00
Ridotto, €. 21,00
CONVENZIONI
Gruppi, CRAL, Associazioni, Scuole e Centri Anziani.
Per informazioni e prenotazioni: tel.06 84.11.827 oppure 329 56.18.223
TEATRO TIRSO DE MOLINA
Via Tirso, 89 (Piazza Buenos Aires)
Direttore Artistico: Achille Mellini
Parcheggio convenzionato in Via Tirso, 14
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IL TIRSO DE MOLINA
Il teatro prende il nome dal commediografo spagnolo Tirso de Molina famoso perché con l'opera "Il beffatore di Sevilla" inaugurò la tradizione europea del don Giovanni.
Dal 2004, la programmazione del teatro è dedicata a Roma e alla romanità attraverso la rappresentazione di commedie che ripercorrono la tradizione e la comicità prettamente capitoline.
Dal 2008 il Teatro Tirso de Molina registra oltre30 000 presenze l'anno e si classifica come unico Teatro stabile di tradizione Romana, grazie all'eccellente lavoro di promozione svolto da Emanuela Pastorelli, responsabile dell'ufficio promozione e gruppi. Il tutto all'insegna del divertimento e della risata.
Progetto romanità
Sotto la Direzione Artistica di Achille Mellini, il Tirso de Molina, è l'unico Teatro a Roma in cui si rappresenta "la romanità" attraverso spettacoli comici che riportano alla luce il folklore del popolo romano. Il Progetto «Salvaguardia della romanità» fa parte dei nostri obiettivi ormai da diversi anni e l'impegno è quello di produrre e promuovere la cultura e le tradizioni che sono state dimenticate, ma che fanno parte delle radici del popolo romano, divertendosi.
La nostra offerta consiste nella proposta di spettacoli comici di prosa e musicali con una compagnia di attori professionisti che lavorano nel teatro dialettale romano da diverso tempo.
Il Teatro Tirso de Molina rappresenta una scelta alternativa valida nel panorama teatrale della capitale per fare conoscere tradizioni ed usi di un popolo, quello romano, che tanto e stato declamato per il suo essere generoso, leale, fiero, con un forte senso dell'onore.
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