di Bianca Maria Sezzatini
All’Antica Stamperia Rubattino, lo spazio polifunzionale ubicato nel rione Testaccio, tornano ad accendersi le luci venerdì 31 ottobre sera per una nuova emozione di "SOPRA C'È GENTE", il nome della rassegna musicale del Direttore artistico Fabrizio Emigli che prende spunto dall'annoso problema dei rapporti tra vicinato e musica dal vivo.
Sul palco il cantautore Carlo Molinari con il suo concerto “MIA MADRE NON SUONAVA IL JAZZ”: un racconto in musica fatto di parole, suoni e storie che si intrecciano in un dialogo autentico con il pubblico. Ad accompagnarlo, tre musicisti d’eccezione: Edoardo Petretti alle tastiere, Luca Pirozzi al basso e Francesco De Rubeis alla batteria.
Una serata da ascoltare, vivere e sentire. Una serata da non mancare!
MIA MADRE NON SUONAVA IL JAZZ
Venerdì 31 ottobre 2025
INIZIO SPETTACOLO
ore 21:00
PER INFO E PRENOTAZIONI
whatsapp: 327 – 631.06.58
sopracegente@gmail.com
www.anticastamperiarubattino.it
NB. L'ingresso è riservato esclusivamente ai soci
ANTICA STAMPERIA RUBATTINO
Via Rubattino, 1 (Rione Testaccio)
Direttore artistico: Fabrizio Emigli
PARCHEGGIO A PAGAMENTO DISPONIBILE NELLE VICINANZE
-----------------------------------------
ANTICA STAMPERIA RUBATTINO
---------------------------------------------------
LA RASSEGNA MUSICALE "SOPRA C'È GENTE"
Alla chiusura definitiva dello storico "Folkstudio", l'ultimo direttore artistico dello speciale Spazio Giovani, in collaborazione con alcuni musicisti e operatori rimasti "orfani" del Boss Cesaroni e di quelle mitiche "Stanze polverose", decisero di riproporre altrove la stessa esperienza, cercando ospitalità in vari luoghi (associazioni culturali, pub, vinerie).
Fondarono l'associazione "Sopra c'è Gente" (il nome prende spunto dall'annoso problema dei rapporti tra vicinato e musica dal vivo) e ospitarono per un lungo periodo alcune realtà della scena italiana, fra i tanti: Stefano Rosso, Simone Cristicchi, Luigi "De Gregori" Grechi).
L'Archivio Folkstudio riconobbe e appoggiò il progetto donando all'Associazione alcuni oggetti "simbolo" appartenuti allo storico locale: un'ampia discografia di alcuni artisti folk prodotti dall'etichetta "Folkstudio", mixer e impianto voci e la famosa "Campanella" con cui si "annunciava" l'inizio di tutti gli spettacoli tenuti nello storico locale (da Bob Dylan a Francesco De Gregori, da Antonello Venditti a Giovanna Marini, da Lucio Dalla a Roberto Benigni, Vinicius De Moraes e mille altri ancora...).



Nessun commento:
Posta un commento