di Bianca Maria Sezzatini
“Ridere di fame e amore fraterno” è il senso che l’autore, Geppi di Stasio, ha inteso restituire in questo suo spettacolo dal sapore genuino.
Fino a domenica 26 novembre 2017, nello storico spazio culturale del Teatro delle Muse, sotto la Direzione artistica di Rino Santoro, è in scena “Ricchi in canna e poveri sfondati”, una commedia che il poliedrico Geppi di Stasio restituisce agli spettatori tramite la sua personale rilettura di un’opera di Antonio Petito, noto drammaturgo napoletano, uno degli interpreti più capaci della famosa maschera di Pulcinella. Sul palcoscenico, insieme al collaudato e affiatatissimo trio “Wanda Pirol, Rino Santoro, Geppi di Stasio” (nella foto gentilmente concessa da Adriano di Benedet), la “Compagnia stabile” composta da: Antonio Lubrano, Roberta Sanzò, Alida Tarallo, Roberto Paone, Carlo Badolato, Clara Morlino, Susy Pariante, Patrizia Bellucci, Manuela Atturo, Giuseppe Vitolo, Luca Materazzo.