di Bianca Maria Sezzatini
Fino a martedì 28 aprile 2015, al Teatro delle Muse, è in scena la divertentissima commedia “UNA VACANZA CI FARÀ BENE. OVVERO VAFFANCLUB”, scritta, diretta e interpretata dal poliedrico Geppi Di Stasio nella parte di Edoardo.
Con lui in scena: Wanda Pirol (Rita), Rino Santoro (Alberto), Antonio Lubrano (Salvatore Jannaccone), Roberta Sanzò (Jennyfer), e con Nunzio Della Marca (Fredy), Carmen Landolfi (Carol) e Carlo Badolato (Venditore).
Con lui in scena: Wanda Pirol (Rita), Rino Santoro (Alberto), Antonio Lubrano (Salvatore Jannaccone), Roberta Sanzò (Jennyfer), e con Nunzio Della Marca (Fredy), Carmen Landolfi (Carol) e Carlo Badolato (Venditore).
Essere psicanalisti e avere una moglie con manie suicide, o essere di estrema destra e avere una compagna extracomunitaria. Sono quelli che si possono definire i grandi fallimenti personali. Paradossi e divertimento sicuro gli elementi di questa commedia inedita.
Note d’autore
Commedia moderna? Direi più commedia dei nostri tempi. Commedia esilarante, certo, ma soprattutto commedia satirica, ironica e pungente.
Viviamo in un’epoca di tali paradossi che ci passano inosservati troppi spunti di comicità irresistibile. Per questo ho orientato la lente dell’osservazione sul fatto che lo stress deriva non soltanto dal superlavoro e dai troppi impegni ma anche da una coerenza che la società ci impone di praticare a tutti i costi.
Oggi uno psicanalista deve apparire un predicatore che non può permettersi di avere una moglie ossessiva.
Un chirurgo plastico deve essere invece espressione di frivolezza e, quindi, appartenere a una parte politica ben precisa e deve vivere la vita secondo i dettami del partito.
Lo stress provocato da queste contraddizioni stanca a livello intimo e profondo e una vacanza appare una Panacea. Solo che la vacanza di oggi può essere altrettanto contraddittoria perché rischia di mescolare distensione e superlavoro imposto dai canoni dei villaggi turistici infimi.
E’ questa la satira cui si faceva riferimento.
Un villaggio turistico diviene un tempio del non pensare. L’inattività cerebrale viene perseguita attraverso l’eccesso di attività motorie senza alcun senso, anzi, spesso svuotate di qualsiasi intelligenza.
Politica, sociale, famiglia, coppia, economia e integrazione sono gli elementi su cui ci siamo divertiti a giocare criticandoli ironicamente con l’obiettivo di un grandissimo divertimento con coinvolgimento degli spettatori che vengono spinti a partecipare al gioco perché saranno trasformati in ospiti di un eccessivo, improbabile e un po’ molesto villaggio vacanze. (Geppi Di Stasio).
Orario spettacoli: ore 21:00
Sabato, ore 17:00 e ore 21:00
Domenica e festivi, ore 18:00
Mercoledì riposo
Biglietti: intero, €. 22, ridotto, €. 16
Per informazioni e prenotazioni: tel. 06.442.336.49 – 06 441.191.85
TEATRO DELLE MUSE
Via Forlì, 43
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