di Bianca Maria Sezzatini
Da venerdì 10 Aprile fino al 31 Maggio 2015, al Teatro Prati, la Compagnia di Teatro di Fabio Gravina presenta “LA LUCE DEI MIEI OCCHI”, una “novità italiana” in due atti scritta, diretta ed interpretata da Fabio Gravina, con Paola Riolo (Marta); Tito Manganelli (Adolfo, maggiordomo); Pierre Bresolin (Giorgio Vandelli); Irma Ciaramella (Cristina, sua moglie) e Fabio Gravina (Cesare Leone) e la partecipazione pomeridiana del piccolo Giulio.
Un affondo toccante nella moderna società in cui viviamo. Il protagonista, Cesare, è un uomo che si è fatto da solo e che, a seguito di un passato buio e “solitario”, decide di rimboccarsi le maniche e creare tutto quanto ogni uomo oggi potrebbe desiderare: un lavoro da invidiare, una posizione economica “di gran lusso” ed una bella famiglia. Quando la figlia fugge di casa, pervaso dalla rabbia e dal convincimento di non averle fatto mancare nulla, non riesce a darsi una logica spiegazione dell’accaduto; fino a quando però due perfetti sconosciuti, per lui, un po’ meno per sua moglie Marta, i signori Vandelli, piombano in casa sua per condividere una grande ansia.
Il protagonista cerca di risolvere la situazione, definita da lui imbarazzante, scaricando prima le sue colpe sulla moglie, e immaginando poi di poter risolvere l’equivoco col danaro, irrompendo ed offendendo la sfera dei sentimenti di un padre che ha sofferto quanto lui ma che ha impiegato meno tempo ad accettare la realtà.
Da quel momento in poi il protagonista dà inizio ad una profonda riflessione su quella che credeva essere “una vita perfetta”. Il protagonista cerca di risolvere la situazione, definita da lui imbarazzante, scaricando prima le sue colpe sulla moglie, e immaginando poi di poter risolvere l’equivoco col danaro, irrompendo ed offendendo la sfera dei sentimenti di un padre che ha sofferto quanto lui ma che ha impiegato meno tempo ad accettare la realtà.
Ancora una volta l’attualità, quella più vicina agli affetti e alla serenità familiare, permea questo capolavoro di Fabio Gravina, invitando gli spettatori a riflettere sul peso della modernità.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 06 397.405.03 – cell. 366 31.08.327
TEATRO PRATI
Via degli Scipioni, 98
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