mercoledì 21 novembre 2018

IL XII CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ATTUARI

di Bianca Maria Sezzatini (Attuario)


PENSIONI, WELFARE, ASSICURAZIONI, FINANZA E TECNOLOGIA: TRA SOSTENIBILITA’ E GESTIONE DEI RISCHI LE SFIDE DEGLI ATTUARI E LE PROPOSTE PER IMPRESE E PAESE 

Si svolge da oggi, mercoledì 21 novembre 2018, per tre giorni, presso lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center, situato in Viale del Pattinaggio n. 100, il XII Congresso Nazionale degli Attuari organizzato dal Consiglio Nazionale e dall'Ordine Nazionale degli Attuari, dal titolo “Un mondo in rapida evoluzione: sfide e proposte degli Attuari”. Elevatissimo il numero degli iscritti (oltre 900) e tantissimi gli sponsor (più di 30) e i giornalisti presenti.

I temi principali del XII Congresso nazionale sono orientati sul welfare, i dati, l'ERM, IFRS17 in cui si incrociano sempre temi delle assicurazioni e della previdenza attuali e prospettici e molto altro. Si approfondiranno anche l’evoluzione della professione dell’attuario, sempre più manager della gestione dei rischi e sempre più in grado di mettere le sue competenze al servizio di nuovi settori dell’economia e della finanza privata e pubblica e dello stato sociale.

Come i precedenti, anche questo XII Congresso Nazionale degli Attuari si presenta “molto importante” e pieno di contenuti. 


Messaggio del Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari, prof. Giampaolo Crenca, in occasione del XII Congresso Nazionale

"Siamo alla vigilia del XII Congresso Nazionale degli Attuari e la prima considerazione riguarda la partecipazione. Saremo oltre 1.000 tra Attuari e non, numeri che hanno dello straordinario se si pensa che ad oggi sono iscritti all'albo 1.013 Attuari, e considerando relatori esterni e ospiti più di 1.100. Un segno importante di come il progetto di sviluppo della professione messo in atto ormai da 7 anni dall'Ordine degli Attuari stia dando frutti significativi e di come, in particolare, la comunicazione di sostanza a tutti i livelli, opinione pubblica, istituzioni e politica, mondo privato, internazionale, sia stato, tra i tanti, uno degli elementi di svolta di questa vera e propria trasformazione per la nostra professione, esperienza italiana peraltro che sta diventando un punto di riferimento per l'Europa, anche se lo sviluppo in se cammina comunque e ovunque in modo graduale (sempre in crescita, a breve gli Attuari saranno 100.000 nel Mondo, da sempre una delle tre professioni più richieste).

Un Congresso, questo di Roma, pieno di molteplici significati. Gli aspetti professionali e scientifici attuali, ma già tutte le frontiere del domani e del prossimo futuro con notevoli approfondimenti su temi forti quali il Welfare, l'ERM (Enterprise Risk Management), i Dati, l'IFRS17 e il progetto di sviluppo della professione, confronti con la politica, il mondo delle imprese, finanziarie e non, le altre professioni passando per la consulenza strategica e l'accounting, le associazioni di categoria, le autorità di vigilanza, il mondo internazionale, Enti e Fondi, il mondo del brokeraggio e della riassicurazione, le Università, la Stampa.
Un Congresso in cui non manca proprio nulla, pronto a far decollare definitivamente l'Attuario già dal Volto Nuovo verso l'Attuario Manager, proiettato verso le nuove frontiere, i nuovi spazi professionali, la governance, in un mondo che cambia velocemente, anche per effetto dell'evoluzione tecnologica, e che ci vedrà in Italia e nel Mondo sempre più protagonisti dei destini della Società, nella valutazione dei grandi rischi che colpiscono i cicli economici; una figura professionale, quindi, a tutto tondo sia a supporto dei decision-makers sia essa stessa protagonista nella governance ai più alti livelli.

Mi auguro quindi che da questo Congresso possano uscire messaggi forti e indicazioni di sostanza nella direzione della gestione sempre più professionale dei rischi".

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