di Bianca Maria Sezzatini
Al Teatro Tirso de Molina, sotto l’esperta ed attenta Direzione artistica di Achille Mellini è in programma, da mercoledì 8 a domenica 26 marzo, “GENTE DI FACILI COSTUMI”, con Nadia Rinaldi e Walter Croce, due straordinari interpreti.
In una società come la nostra hanno ancora valore l’onestà, la dignità e il rispetto delle persone? La risposta la troverete nella commedia “Gente di facili costumi”, di Nino Manfredi e Nino Marino. Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, “Gente di facili costumi” è considerato ancora oggi uno dei testi più eclatanti portato nei teatri italiani negli ultimi anni.
«È una pièce brillante e piena di ritmo», spiega Walter Croce, regista e protagonista dello spettacolo, «ma percorsa anche da una velata malinconia. I personaggi appartengono a due mondi opposti, ma nel corso della storia ci accorgiamo che in fondo sono più simili di quanto sembri, perché uniti dalla stessa solitudine e dalla incapacità di integrarsi in una società troppo cinica e ipocrita».
Anna esercita la più antica professione del mondo.
Rientra a casa alle quattro del mattino, sbatte rumorosamente la porta d’ingresso, apre i rubinetti della vasca da bagno, e in attesa che la vasca si riempia accende ad alto volume la musica, intanto fa qualche telefonata, a voce alta per sovrastare il suono. Fa cascare delle cose, gira per casa sbattendo i tacchi.
Ugo abita sotto. Uomo di cultura, professore universitario, scrittore, squattrinato sceneggiatore di film intellettuali che non trovano produttori. Lui non ne può più di essere svegliato ogni mattina alle quattro, sale a protestare. I due si conoscono. Due solitudini che s’incontrano, due facce della stessa medaglia. Costretti alla convivenza, per l’appartamento allagato di lui dalla vasca di lei e in seguito dallo sfratto per morosità, sviluppano un interessante e ironico “mutuo soccorso”.
Lui le offre la sua conoscenza ed intelligenza, lei un tetto, cibo e calore umano. Così attraverso divertenti vicissitudini di vita quotidiana ed equivoci dovuti dalla voglia di lei di aiutarlo a realizzare il suo film, le distanze si accorciano e i due opposti si… toccano.
ORARI SPETTACOLO
mercoledì, giovedì, venerdì e sabato, ore 21:00
sabato e domenica, ore 17:30
COSTO BIGLIETTO
Intero:
mercoledì e giovedì: €. 25
venerdì, sabato e domenica: €. 27
Ridotto:
mercoledì e giovedì: €. 22
venerdì, sabato e domenica: €. 24
Biglietti in vendita anche su TicketOne
www.ticketone.it
Per informazioni e prenotazioni: tel. 06 841.18.27
TEATRO TIRSO DE MOLINA
Via Tirso, 89 (Piazza Buenos Aires)
Direttore Artistico: Achille Mellini
Parcheggio convenzionato in Via Tirso, 14
Il Tirso de Molina
Il teatro prende il nome dal commediografo spagnolo Tirso de Molina famoso perché con l'opera "Il beffatore di Sevilla" inaugurò la tradizione europea del don Giovanni.
Dal 2004, la programmazione del teatro è dedicata a Roma e alla romanità attraverso la rappresentazione di commedie che ripercorrono la tradizione e la comicità prettamente capitoline.
Dal 2008 il Teatro Tirso de Molina registra oltre30 000 presenze l'anno e si classifica come unico Teatro stabile di tradizione Romana, grazie all'eccellente lavoro di promozione svolto da Emanuela Pastorelli, responsabile dell'ufficio promozione e gruppi. Il tutto all'insegna del divertimento e della risata.
Progetto romanità
Sotto la Direzione Artistica di Achille Mellini, il Tirso de Molina, è l'unico Teatro a Roma in cui si rappresenta "la romanità" attraverso spettacoli comici che riportano alla luce il folklore del popolo romano.
Il Progetto «Salvaguardia della romanità» fa parte dei nostri obiettivi ormai da diversi anni e l'impegno è quello di produrre e promuovere la cultura e le tradizioni che sono state dimenticate, ma che fanno parte delle radici del popolo romano, divertendosi.
La nostra offerta consiste nella proposta di spettacoli comici di prosa e musicali con una compagnia di attori professionisti che lavorano nel teatro dialettale romano da diverso tempo.
Il Teatro Tirso de Molina rappresenta una scelta alternativa valida nel panorama teatrale della capitale per fare conoscere tradizioni ed usi di un popolo, quello romano, che tanto e stato declamato per il suo essere generoso, leale, fiero, con un forte senso dell'onore.
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