di Bianca Maria Sezzatini
Dalla giornata di studio su Petrarca e la sua influenza sulla cultura rumena, alle "Spedizioni Pulitive" del quartiere, al fumetto sulla vita del partigiano Giordano Sangalli, passando per il cinema del Karawan Fest e la Festa delle Arti. Un fitto calendario di eventi per celebrare i 90 anni del Quartiere romano.
Continuano le celebrazioni e iniziative organizzate dal Comitato di Quartiere Tor Pignattara, dall'Associazione per Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, dalla Scuola Popolare di Tor Pignattara e dall'Associazione culturale Bianco e Nero (organizzatrice del KarawanFest) per celebrare i 90 anni del quartiere romano del Municipio Roma 5. Il progetto "90 Volte Tor Pignattara" intende costruire un programma annuale di manifestazioni attraverso la diretta partecipazione delle tante realtà sociali e culturali operanti nel territorio. Numerosi eventi condivisi, per costruire un’offerta culturale plurale, in cui ogni realtà possa dare il proprio contributo. Il calendario delle celebrazioni prosegue il prossimo con una serie di appuntamenti sparsi sul territorio.
Il 26 marzo un doppio appuntamento. La mattina presto, una "Spedizione Pulitiva", intervento volontario per le strade del quartiere per supplire alla cronica assenza di manutenzione e fare bella Tor Pignattara in occasione del suo compleanno. Nel pomeriggio, invece, in occasione della Giornata mondiale della Poesia, l'Associazione Cenacolo Letterario Romeno di Roma organizza una giornata di studio su Petrarca, autore di grandissima influenza sulla cultura romena, al fine di riflettere sull'importanza della poesia come strumento di dialogo interculturale.
Il 7 aprile sarà quindi presentato il primo fumetto sulla vita del partigiano Giordano Sangalli, realizzato grazie al laboratorio tenuto da Alessio Spataro per la Scuola Popolare di Tor Pignattara.
A maggio arriva "LABIRINTO II - Festa delle arti organizzato dal Gruppo della Creta". Un evento unico, multidisciplinare, che affronterà il tema "i giovani del futuro" con una serie di eventi correlati, diffusi nel territorio, nei quali si affrontano le tematiche del festival e si valorizza il quartiere stesso, le sue strade, i suoi luoghi, i suoi abitanti e la sua storia. Un progetto che distruggere la concezione ottocentesca della divisione delle arti, proponendo un’alternativa intrecciata, come le vie di un labirinto, in cui un’arte sfocia nell'altra e prosegue in una terza. Un’immersione in questo nostro maledetto e unico Tempo che ci è stato dato.
A giugno, infine, ci aspetta invece la nuova edizione del Karawan Fest, l'unica festa del cinema che tratta i temi dell'intercultura in tono non drammatico ma programmaticamente ironico e brillante. Tantissime le novità di questa sesta edizione. Prima di tutto la formula che riprende lo spirito da sempre nomade del festival e lo porta alla sua forma più compiuta: una serie di proiezioni nei cortili del quartiere con qualche escursione sotto le stelle. Altra novità è il gemellaggio con il festival Cinema di Ringhiera di Milano, che prevede lo scambio di film, ospiti, narrazioni. Un modo per condividere su scala nazionale una progettualità che fa dell'intercultura felice, del contrasto ai pregiudizi e del superamento delle barriere il suo centro di gravità permanente. Compagna di questo viaggio nella straordinaria quotidianità del quartiere sarà un partner storico, Asinitas Onlus, che realizzerà una serie di laboratori e incursioni artistiche nel segno dell’incontro, della condivisione, dello scambio.
“Prosegue con una media di sei eventi al mese – sottolineano gli organizzatori - il nostro programma condiviso di celebrazioni. Un segnale straordinario di vitalità, di amore per il territorio e di capacità organizzativa che neanche noi ci aspettavamo. La prova, semmai ce ne fosse stato bisogno, che questo quartiere esprime un potenziale sociale e culturale forse unico nel panorama romano.”.
Per sostenere questo obiettivo è stato realizzato un logo celebrativo, necessario per “segnalare” l’adesione del singolo evento all'iniziativa e un sito internet -www.90voltetorpigna.it – con fini informativi e promozionali. Le realtà associative che intendono aderire all'iniziativa – purché non affiliate a partiti politici e operanti senza scopo di lucro – non dovranno far altro che proporre la propria adesione compilando il formulario presente sul sito o inviando una mail a 90voltetorpigna@gmail.com
“Riteniamo – continua l'organizzazione - che promuovere la più ampia partecipazione possibile sia essenziale al raggiungimento degli obiettivi che l’iniziativa si prefigge: di diffondere la conoscenza del patrimonio storico e culturale del territorio fra le comunità che lo abitano e di richiedere formalmente il riconoscimento di Tor Pignattara come nuovo Rione del Comune di Roma, rivendicando il contributo del quartiere alla costruzione dell'identità democratica e multiculturale della città”.
Sebbene l’insediamento dell’abitato risalga alla costituzione della stazione sanitaria nel 1882, la notte fra il 17 e il 18 luglio 1927 segna un momento storico: l’atto di inclusione dell’area urbana nel territorio amministrativo interno al Comune di Roma. Quella notte, infatti, divenne esecutivo il provvedimento che impose lo spostamento della cinta daziaria comunale oltre via dell’aeroporto di Centocelle: un atto amministrativo che trasformò Tor Pignattara da borgo rurale della campagna romana in 'uno dei centri abitati compresi nel comune chiuso' di Roma.
Per informazioni:
www.90voltetorpigna.it
90voltetorpigna@gmail.com
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