di Bianca Maria Sezzatini
Venerdì 5 agosto 2016 si ripete in Piazza dell'Esquilino la rievocazione del “prodigio”, avvenuto la notte fra il 4 e il 5 agosto del 352 d.c. quando, dal cielo di quella calda notte romana, cadde la neve. Conosciuto in tutto il mondo come “il miracolo della Madonna della Neve”, è considerato dai romani uno degli eventi più rappresentativi delle proprie tradizioni.
A ricordo ci sarà, nella Piazza antistante la Basilica, una “nevicata” artificiale che, straordinariamente, cadrà dal caldo cielo accompagnata da musiche, luci, raggi laser e apparizioni celesti di sicuro effetto scenico.
"Dedico la rievocazione storica del miracolo a sua Santità Papa Francesco - ha dichiarato l'ideatore, l'architetto Cesare Esposito - perché è una persona speciale. Noi artisti a Roma e in tutta Italia gli vogliamo bene.
Ringrazio il nuovo Sindaco di Roma, Virginia Raggi, che mi ha concesso di ripeterlo in onore del nostro patrimonio artistico e, con Lei, la Regione Lazio, il Ministero dei beni Culturali e Tutti coloro che, con il loro aiuto, hanno permesso di realizzare questa 33esima edizione del mio spettacolo rievocativo".
LA LEGGENDA . . .
Secondo quanto narrato da vari autori cristiani, Giovanni era un ricco patrizio che viveva a Roma. Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. egli avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da Papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il prodigio nel frattempo si era avverato e per ordine di Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto. Sempre secondo la storia, la basilica sarebbe stata finanziata dal patrizio stesso e prese il nome di Basilica di Santa Maria della Neve (o Basilica Liberiana dal nome del Papa, popolarmente ad Nives).
. . . E UN PO’ DI STORIA
Madonna della Neve è uno degli appellativi con cui la Chiesa Cattolica venera Maria secondo il cosiddetto culto di iperdulia. Si tratta del nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio (Theotokos), come sancito dal Concilio di Efeso. La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa apparizione mariana.
Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della Basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
L’antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto, qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore, per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna. Nei secoli seguenti la basilica ebbe vari interventi di restauro strutturale e artistico, fino a giungere nel 1750 le forme architettoniche che oggi ammiriamo. Dal 1568 la denominazione ufficiale della festa liturgica della Madonna della Neve è stata modificata nel termine; dedica di Santa Maria Maggiore con celebrazione rimasta al 5 agosto e miracolo della neve in agosto non più citato poiché leggendario e non documentato.
Il culto sulla Madonna della Neve andò comunque sempre più confermandosi, tanto è vero che tra il XV e il XVIII secolo ci fu la massima diffusione delle chiese dedicate alla Madonna della Neve, con l’instaurarsi di tante celebrazioni locali che ancora oggi coinvolgono interi paesi e quartieri di Città.
A Roma il 5 agosto nella matriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica e, da anni, con la rievocazione della storica nevicata in Piazza dell'Esquilino, per merito del suo ideatore, l'architetto Cesare Esposito.
Il culto, come si è detto, ebbe grande diffusione.
Oggi, in Italia, si contano 152 edifici sacri fra chiese, santuari, basiliche minori ecc. intitolate alla Madonna della Neve. Ogni regione ne possiede una notevole quantità, in particolare concentrate su zone dove la neve non manca. Le regioni che primeggiano sono: il Piemonte, con 31; la Lombardia, con 19; la Campania, con 17.
Nel Napoletano il culto e celebrazione è molto solenne, coinvolgendo le comunità di fedeli con manifestazioni esterne e folcloristiche.
NOTIZIE UTILI
Per la rievocazione del “Miracolo della Neve a Santa Maria Maggiore”, dalle ore 20:30 saranno chiuse al traffico la stessa Piazza Santa Maria Maggiore, Via Liberiana, Via Carlo Alberto e Via Merulana, tra Piazza Santa Maria Maggiore e Largo Brancaccio. Deviate le linee 16, 70, 71, 360, 590, 649 e 714.
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