di Bianca Maria Sezzatini
È dal 1983 che ogni anno, grazie all'Architetto Cesare Esposito, la piazza della Basilica di Santa Maria Maggiore si trasforma in un teatro di luci, musiche, effetti speciali, canti, e tanta, tanta neve per rievocare l’apparizione in sogno della Vergine Maria a Papa Liberio chiedendogli di erigere una Basilica dove avrebbe fatto, appunto, nevicare. La mattina seguente si verificò il miracolo: era il 5 agosto del 358 d.C. Conosciuto in tutto il mondo come “il miracolo della Madonna della Neve”, è considerato dai romani uno degli eventi più rappresentativi delle proprie tradizioni.
Dice l’architetto Cesare Esposito: “Ringrazio il Sindaco di Roma che mi ha concesso di ripetere il mio spettacolo rievocativo in onore del nostro patrimonio artistico e, con Lui, la Regione Lazio, il Ministero dei Beni Culturali e Tutti coloro che, con il loro aiuto, hanno permesso di realizzare questa 41esima che dedico a Papa Francesco, alla storia della Madre di Gesù e alla pace”.
Con inizio lunedì 5 agosto, alle ore 21:00, ad aprire la manifestazione sarà la Fanfara dell’Arma dei Carabinieri diretta dal Maestro Danilo Di Silvestro. Allieteranno la serata il soprano Mary Prosperi, il mezzosoprano Giulia Barberi e il baritono Giuseppe Milli. Pianista Maestro Accompagnatore: Ju Lee. Cantautore, Angelo Sersali; Bluesman, Luciano Arius. A seguire, come da tradizione, lo spettacolo della neve che, straordinariamente, cadrà dal caldo cielo e l’apparizione dell’angelo volante per la pace.
Presenta la serata Angelo Blasetti. Madrina della serata, Laura Di Luca. Ospiti d’onore, Pina Palazzo e Augusta Ruggiero.
LA LEGGENDA . . .
. . . E UN PO’ DI STORIA
Madonna della Neve è uno degli appellativi con cui la Chiesa Cattolica venera Maria secondo il cosiddetto culto di iperdulia. Si tratta del nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio (Theotokos), come sancito dal Concilio di Efeso. La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa apparizione mariana.
Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della Basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
L’antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto, qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore, per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna. Nei secoli seguenti la basilica ebbe vari interventi di restauro strutturale e artistico, fino a giungere nel 1750 le forme architettoniche che oggi ammiriamo. Dal 1568 la denominazione ufficiale della festa liturgica della Madonna della Neve è stata modificata nel termine; dedica di Santa Maria Maggiore con celebrazione rimasta al 5 agosto e miracolo della neve in agosto non più citato poiché leggendario e non documentato.
Il culto sulla Madonna della Neve andò comunque sempre più confermandosi, tanto è vero che tra il XV e il XVIII secolo ci fu la massima diffusione delle chiese dedicate alla Madonna della Neve, con l’instaurarsi di tante celebrazioni locali che ancora oggi coinvolgono interi paesi e quartieri di Città.
A Roma, il 5 agosto, nella matriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica e, da anni, con la rievocazione della storica nevicata in Piazza dell'Esquilino, per merito del suo ideatore, l'architetto Cesare Esposito.
Il culto, come si è detto, ebbe grande diffusione.
Oggi, in Italia, si contano 152 edifici sacri fra chiese, santuari, basiliche minori ecc. intitolate alla Madonna della Neve. Ogni regione ne possiede una notevole quantità, in particolare concentrate su zone dove la neve non manca. Le regioni che primeggiano sono: il Piemonte, con 31; la Lombardia, con 19; la Campania, con 17.
Nel Napoletano il culto e celebrazione è molto solenne, coinvolgendo le comunità di fedeli con manifestazioni esterne e folcloristiche.
NOTIZIE UTILI
Per la rievocazione del “Miracolo della Neve a Santa Maria Maggiore”, dalle ore 20:30 saranno chiuse al traffico la stessa Piazza Santa Maria Maggiore, Via Liberiana, Via Carlo Alberto e Via Merulana, tra Piazza Santa Maria Maggiore e Largo Brancaccio. Deviate le linee Autobus.
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CONOSCIAMO PIÙ DA VICINO L’ARCHITETTO CESARE ESPOSITO
Scrive Esposito nel suo trattato dedicato alla Madonna
della Neve e alla città di Roma: “La libertà illumina il desiderio
d’amore nel grande abbraccio della madre. L’estensione infinita si armonizza
nel tentativo della contemplazione che indaga e penetra il mistero della
natura. La felicità umana raggiunge la pietà dell’arte e strappa i coralli del
dubbio… La responsabilità della gioia ispira l’azione tesa a ricostruire la
fiaba della carità che restituisce il giudizio alla purezza della coscienza… Il
sublime lancia attraverso il trionfo degli stati d’animo lo spessore della
poesia dell’uomo”. Esposito si può considerare quindi un precursore
dell’architettura fantasiosa e visionaria, che coinvolge sempre l’aspetto
corale della città eterna con ingegno e creatività.
"Questa idea della rievocazione della nevicata, disse lo storico dell'arte e conduttore televisivo Claudio Strinati, è nata in tempi diversi degli attuali, quando c’era Renato Nicolni assessore alla cultura che aveva una mentalità analoga.
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