mercoledì 15 novembre 2023

"GIAN BURRASCA" VISTO DA ROBERTO BENCIVENGA


di Bianca Maria Sezzatini

C’è grande attesa al Teatro San Carlo Lwanga per “IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA“ del poliedrico Roberto Bencivenga, commedia liberamente tratta da “Vamba”, presentata da ATC Il Palcoscenico, in programma sabato 18 e domenica 19 novembre 2023.

IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA: una divertentissima commedia per grandi e piccini assolutamente da non mancare! 

Sul palcoscenico: Luca De Felice, Carmine Paraggio, Francesco Ladi, Claudia Alfonsi, con la partecipazione di Stefania Cano.

ORARIO SPETTACOLI
sabato 18 novembre, ore 20:45
domenica 19 novembre, ore 17:00

INGRESSO: Euro 12,00
Residenti Municipio VIII: Euro 10,00
Bambini fino ai 10 anni: Euro 8,00

PER INFO E PRENOTAZIONI
tel. 06 - 519.12.61
mob. 389 – 341.16.14


TEATRO SAN CARLO LWANGA
Via Adolfo Ravà, 31 (Montagnola - Poggio  Ameno) 

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CHI SI CELAVA DIETRO LO PSEUDONIMO DI "VAMBA"?

Luigi Bertelli (Firenze, 19 marzo 1860 – Firenze, 27 novembre 1920), più noto con lo pseudonimo di "VAMBA", nome del buffone di Cedric il Sassone nel romanzo Ivanhoe di Walter Scott, è stato uno scrittore, giornalista e poeta italiano, autore delle avventure di un popolare personaggio d'inizio Novecento: Gian Burrasca

Luigi Bertelli scrisse testi in prosa e in poesia per l'infanzia, nonché sonetti in vernacolo fiorentino umoristici e assolutamente irriverenti. 

Nel 1895 pubblicò "Ciondolino", storia con intenti didattici di un bambino che viene trasformato in formica.

Fondò nel 1906 "Il Giornalino della domenica", che continuò regolarmente le pubblicazioni fino al 1924, divenendo celebre tra le famiglie borghesi, ma risultarono troppo forti i problemi finanziari. Così, nel 1925, vi confluì "Giro Giro Tondo", fondato nel 1921 da Antonio Beltramelli, ma anche questo innesto di risorse non bastò a salvare la testata, che venne chiusa nel 1927.

Nella rivista per ragazzi apparivano le firme dei più famosi scrittori del tempo (Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio, Grazia Deledda, Edmondo De Amicis) e dei più raffinati illustratori (Umberto Brunelleschi e Filiberto Scarpelli).

Sulle sue pagine pubblicò in 55 puntate, tra il 7 febbraio 1907 e il 17 maggio 1908, le avventure di un popolare personaggio: Gian Burrasca. L'opera fu edita in volume dall'editore Bemporad nel 1911 e diede all'autore un enorme successo tra il pubblico italiano: in seguito tradotto in tutto il mondo, è stato il terzo libro per ragazzi più venduto in Italia dopo Pinocchio e Cuore, oggetto di trasposizioni televisive di grande successo. Alcuni studiosi, anche se la cosa non è mai stata confermata dall'autore, hanno identificato l'esistenza di molti punti in comune con il romanzo americano "A Bad Boy's Diary" della scrittrice Metta Victoria Fuller Victor.

L'attività vernacola di Bertelli ebbe invece inizio nel periodo della collaborazione con "Il Fanfulla della Domenica", quando risiedeva a Roma. Stuzzicato dai suoi colleghi in una discussione sull'incapacità dei fiorentini di tradurre in letteratura la loro cultura popolare, Vamba raccolse la sfida facendosi autore di sonetti fiorentineschi.

Luigi Bertelli morì il 27 novembre 1920 all'età di 60 anni e fu sepolto nel cimitero delle Porte Sante presso la Basilica di San Miniato, sopra Firenze.


IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA

Ambientato nella Toscana dei primi anni del Novecento e ci offre uno spaccato puntuale, vivo e brillante della società di quel tempo. La sua morale è "Un mondo a parte"!

Gli adulti li chiamano "birbanterie" e credono che Giannino Stoppani, detto “Gian Burrasca”, lo faccia apposta. Annota in un diario gli avvenimenti della sua vita e della sua famiglia ma, in realtà, non lo capiscono. Ed è proprio questo il tema più importante del libro: ragazzi e adulti sembrano non capirsi mai. È come se vedessero il mondo con lenti diverse e ognuno si regola a modo suo.

La morale del Giornalino di Gian Burrasca
"Un mondo a parte"!


ROBERTO BENCIVENGA

Artista poliedrico, nasce a Roma. Come tenore, dopo gli studi con Alessandra Gonzaga vince alcuni concorsi internazionali e debutta nel “Don Pasquale” di Donizetti a Rieti nel 1989.  Nel 1992 debutta al "Teatro Verdi” di Trieste in “Addio giovinezza” di Pietri e dà così una svolta decisiva alla sua attività artistica. Comincia a cantare nei più importanti teatri italiani (dal Regio di Torino al Massimo di Palermo, al Regio di Parma, al San Carlo di Napoli, al Comunale di Bologna) in un repertorio che spazia dalle opere di tradizione (“La Traviata”, “Rigoletto”, “Lucia di Lammermoor”, “Butterfly”, “Les Contes d’Hoffmann) a quelle del repertorio moderno (“Ariadne auf Naxos”, “Il caso Makropoulos”, “Alcassino e Nicoletta”, “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”) fino all'operetta (“La vedova allegra”, “Parata di primavera”, “Il paese dei campanelli”, “Lo zingaro barone”, “Il paese del sorriso”).

Ha avuto inoltre la fortuna di cantare accanto a colleghi del calibro di R. Bruson, K. Ricciarelli, R. Kabaivanska, D. Dessì, F. Cossotto, I. Vinco, L. Valentini Terrani, diretto da illustri Maestri quali G. Kuhn, P. Steinberg, Lu Jia, C. Thieleman, J. Tate, A. Campori, M. De Bernart e con registi quali: L. Ronconi, B. De Tomasi, M. Avogadro, G. Gallione, S. Bussotti, F. Crivelli, H. Brockhaus, G. Landi.

La sua carriera all'estero si è svolta principalmente in Giappone, in Canada, in Perù, in Belgio, in Francia, in Finlandia (dove ha ricevuto il Premio Beniamino Gigli nel 1998), in Macedonia e a Malta.

Ha inciso vari CD di musica sacra di Rossini, Donizetti, Pacini e le opere “Le lagrime di una vedova” di P. Generali con la direzione del M° E. Brizio, e “Ariadne auf Naxos” di R. Strauss con la direzione di G. Kuhn.

Come attore di prosa la sua attività è iniziata nel 1985, anno dal quale inizia un periodo in cui è stato protagonista di numerosi spettacoli di successo. Per citarne alcuni: (in teatro) “Cinecittà” (’85 e ’86) e “Alta distensione” (’88) per la regia di Antonio Calenda, con P. De Vico, A. Campori e R. Maggio; “Buonanotte Bettino” (’86-’87), “Miti e De Miti” (‘88 -’89) e “Kekkasino” (’90) al Bagaglino di Roma per la regia di P. Pingitore, con O. Lionello, L. Gullotta, P.  Prati, E. Grimaldi; (in televisione) “Lulù” (’85) di Sandro Bolchi con Mariangela Melato; “Che fai, ridi?” (86) con L. Gullotta e la regia di P. Pingitore; “Un altro varietà” (‘86)  di Antonello Falqui; “Investigatori d’Italia” (’87) di P. Poeti, con M. Brochard e R. Montagnani; “Per chi suona la campanella” (’87) e “Biberon” (‘89 e ‘90) di P. Pingitore.

In seguito, dedicatosi prevalentemente alla lirica, le sue apparizioni come attore si sono diradate e sono rimaste in un ambito più strettamente legato alla musica. Nel 1991 al Festival di Todi interpreta il ruolo del tenore ne “La maschera” di Bertolazzi per la regia di F. Crivelli, mentre nel 1997 è tra gli allievi di Maria Callas protagonisti di “Master Class” con Rossella Falk per il Teatro Eliseo di Roma, spettacolo registrato in seguito per la Radio Svizzera Italiana nel 2001. Nel 2004-‘05 è protagonista di “Footloose” (regia di P. Rossi Gastaldi) musical al Teatro Sistina di Roma, al Nazionale di Milano e nei principali teatri italiani. Nel 2006-07 è stato con A. Calenda nello spettacolo “Operà Comique” (con T. Musumeci e P. Pattavina) in vari Teatri italiani tra i quali il “Quirino” di Roma, il “Goldoni” di Venezia, il “Rossetti di Trieste” e lo Stabile di Catania.

Continue, invece, le sue apparizioni televisive come ospite in varie trasmissioni: da “Via Teulada 66” con Loretta Goggi  a “Saluti e Baci” di Pingitore, a “Tappeto volante” con L. Rispoli su TMC,  a “Sotto a chi tocca” con Pippo Franco su Canale 5, a “Uno mattina”, fino a “Trenta ore per la vita” su Rete 4 con Lorella Cuccarini e Marisa Laurito, e le fiction “Carabinieri”, Vento di Ponente”, “La squadra”, “Distretto di polizia”, “L'onore e il rispetto”, “Il commissario Rex”,“Negli occhi dell'assassino”. Per Radiodue è stato protagonista del varietà “La domenica delle meraviglie” (’93) con Gianni Agus e Giorgio Bracardi e della fiction radiofonica “Una canzone al fronte” (’99) di G. Gori.

Come regista di prosa è fondatore della Compagnia Teatrale “Il Palcoscenico” con cui ha messo in scena numerosissimi spettacoli (da “Due dozzine di rose scarlatte” di De Benedetti a “Spirito allegro” di Coward, all’”Anatra all’arancia” di Sauvajon, a “Il barbiere di Siviglia” di Beaumarchais, ad “Harvey” di M. Chase, a “Non te li puoi portare appresso” di Kaufman e Hart, a "L'importanza di essere Franco" di O. Wild, fino al “Il diario di Anna Frank” di Goodrich e Hackett”, a “Le straordinarie avventure di Mary Poppins”, musical del quale ha scritto anche l’adattamento teatrale, a “Don Camillo” di Guareschi e a “Il giornalino di Gian Burrasca” da Vamba, solo per citarne alcuni) esibendosi spesso anche come attore. Ha curato anche le regie di alcune opere liriche in vari teatri italiani (“Madama Butterfly” di Puccini, “La traviata” e “Rigoletto” di Verdi, “Don Pasquale” di Donizetti).

Ha inoltre scritto, rappresentato e pubblicato alcune commedie (“Folli, sempre folli, fortissimamente folli”, “Un pastore e tre magi”, “Un regalo per la mamma”, “Se vuoi essere felice tradisci tua moglie”, “Roma-Auschwitz andata e ritorno”, “C'è sempre qualcuno che veglia su di te”) ed ha adattato per il teatro di prosa numerosi testi di diversa provenienza (tra i quali “Le avventure di Calandrino” da Boccaccio e “Don Pasquale, quasi un musical” da Donizetti, “Il fantasma di Canterville” da O. Wilde, “Il giornalino di Gian Burrasca” da Vamba, “La leggenda di Robin Hood”, e numerose fiabe per bambini tra le quali “La bella addormentata”, “Cenerentola”,“Le avventure di Pinocchio”).

Nel 2012 ha pubblicato il romanzo “UN UOMO TRA GLI ALTRI”, scritto nel 1978, per la Booksprint Edizioni. E’ inoltre autore delle musiche di scena e delle canzoni di alcune commedie musicali (“L’avventurosa avventura” di P. B. La Fonte, “Le avventure di Calandrino”, “Il fantasma di Canterville”, “La leggenda di Robin Hood” e “La bella addormentata”) e della “Messa dei Martiri”, per soli coro e orchestra, eseguita sotto la sua direzione nel giugno 2004 presso la Chiesa Valdese di Roma, nell’ambito della Festa Europea della Musica, e nel 2005 presso il Battistero di S. Giovanni in Laterano. 

Il 19 novembre 2017, Roberto Bencivenga presenta la sua seconda opera letteraria: “RACCONTI TEATRALI 1978 / 2017”, una raccolta di dieci storie ambientate in luoghi diversi, raccontate dagli stessi protagonisti.

RACCONTI TEATRALI, dice l'autore, sono piccole pennellate di vita, ma di vita vera, quella che accade o è accaduta a uomini e donne come noi, inseriti accidentalmente nella grande storia dell’umanità: uomini e donne che non esitano a raccontarsi. Una prosa scorrevole, limpida, che possiamo immaginare come monologo in scena o gustare, soffermandoci con l’indice a segnalibro, per riflettere sulle numerose implicazioni sociali e culturali che lo scritto offre. È Come avvicinarsi al mondo guardandolo attraverso un caleidoscopio di emozioni e sanzioni per stupire ogni volta il lettore e per condurlo verso orizzonti ancor inesplorati”.

Fondatore e Direttore artistico della Compagnia Teatrale “IL PALCOSCENICO” Roberto Bencivenga rappresenta una delle realtà più vive e feconde del panorama teatrale romano.  


L’ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRALE “IL PALCOSCENICO”
Direttore artistico: Roberto Bencivenga

L’Associazione Culturale Teatrale “IL PALCOSCENICO” (non a scopo di lucro) è nata nel 1985 su iniziativa di Roberto Bencivenga, che ne è ancora l’animatore principale nonché il legale rappresentante, con lo scopo di promuovere attività culturali sia nell’ambito del teatro di prosa che in quello musicale, producendo spettacoli che vedessero impegnati artisti di talento e dedicando ampi spazi alla didattica. Roberto Bencivenga rappresenta una delle realtà più vive e feconde del panorama teatrale romano, e non  solo.

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