giovedì 4 febbraio 2016

CLARA GALANTE IN "NON SONO STATA FINITA"

di Bianca Maria Sezzatini


Fino a domenica 7 febbraio, al Teatro Due, il teatro stabile d'essai diretto da Marco Lucchesi, è in scena “NON SONO STATA FINITA”, poemetto per corpo e voce ispirato ad una storia vera, scritto diretto e interpretato da Clara Galante. Suggestioni musicali originali di Clara Galante. Costume Maurizio Galante

Non sono stata Finita si collega ad un fatto di cronaca accaduto ad una donna sopravvissuta miracolosamente, dopo essere stata ritrovata da un passante in fin di vita chiusa in una busta di plastica in un cassonetto della spazzatura nella periferia di Macerata nel luglio 2006.   "Questo assolo è ispirato a quella sua storia, a quando dal cassonetto della spazzatura in cui venne gettata comincia a vedere ciò che nel prima e nel dopo non aveva mai visto. Il fatto qui raccontato dunque è vero, nella misura in cui sono vere le intuizioni.

Seppur ispirato ad un fatto realmente accaduto il personaggio e la vicenda del testo differiscono in parte da quelli reali, ciò nell'intento di sottrarre i curiosi alla morbosità di sapere chi è chi e chi ha fatto cosa. Eppure la chiameremo Francesca, diremo che questo assolo è ispirato a quella sua storia e a quando, dal cassonetto della spazzatura in cui venne gettata dal marito chiusa in sacco di plastica dopo essere stata picchiata a sangue, sente, pensa e vede ciò che nel prima e nel dopo non aveva visto mai. Il fatto qui raccontato dunque è vero almeno nella misura in sono vere le intuizioni. La performance è come una scultura vivente, un non finito di michelangiolesca memoria. Un paesaggio della mente. Una serie di scatti di un luogo interiore, attraverso la escavazione nell’intimo, scarnificazione di sequenze di pensiero. Con il supporto di particelle sonore voci suoni, rumori, la parola  emerge da una trama ritmica di un linguaggio in versi liberi fino a diventare essa stessa figura. Non sono stata finita è un inno alla vita, un poemetto, una ballata di un nero luminoso che immagino concertata da tante donne.
Clara Galante

"Il sapore della vita lo riconosco
è tra i denti, quanto rosso! 
Brutta puttana, zecca, ventosa! 
E m'hai gettata via come una cosa

Accartocciata, sbattuta
albume da frittata
scaraventata al muro 
come  una vestaglia
una ciabatta fetente
roba da niente
l’ultimo degli stracci. 
Dimmi che sogno dimmi che quando è troppo atroce mi risveglio!..."

Per informazioni e prenotazioni: tel. 06 678.82.59

Ufficio Stampa: Viola Sbragia

TEATRO DUE
Vicolo dei Due Macelli, 37
Direttore Artistico: Marco Lucchesi

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