mercoledì 21 febbraio 2024

ANNA CAPPELLI: UNA STORIA DEGLI ANNI '60


di Bianca Maria Sezzatini


Dopo il tutto esaurito dello scorso anno, da martedì 27 febbraio a domenica 3 marzo 2024, torna al Teatro Cometa OFF  “ANNA CAPPELLI”, il classico moderno di Annibale Ruccello, nell’allestimento astratto e carnale interpretato da Giada Prandi con la regia di Renato Chiocca.

Il famoso testo di Annibale Ruccello – insieme ad Enzo Moscato, tra i più grandi rappresentanti della nuova drammaturgia napoletana - racconta la storia di un’impiegata nella Latina degli Anni ’60, in un monologo tragicomico – già assolo in passato per grandi attrici come Anna Marchesini e Maria Paiato – in cui sentimenti, paure, fragilità, controllo, possesso, emancipazione e condizionamenti della società, sono gli ingredienti primari della pièce.

In bilico tra le asfissianti convenzioni borghesi dell’Italia del boom e la ricerca ossessiva di un amore tutto suo, Anna affida ad un uomo le sue aspettative per un futuro migliore, ma dovrà fare i conti con una realtà che non corrisponde ai suoi desideri e ai suoi ideali. Tra commedia e tragedia, Anna – e insieme a lei il pubblico -verranno risucchiati in un vortice di forti emozioni.


SINOSSI

Anna è una giovane donna che negli anni ’60 si trasferisce da Orvieto a Latina dopo aver ottenuto un posto di lavoro come impiegata comunale. Lontana da casa e dalla sua famiglia (alla quale sembra essere ancora molto legata), la sua vita procede monotona nella noiosa quotidianità della provincia fra la polvere e le  scartoffie degli uffici del comune e la convivenza con l’asfissiante Signora Rosa Tavernini e i suoi «puzzolentissimi gatti».  La svolta sembra finalmente arrivare grazie all’incontro con il ragioniere Tonino Scarpa, un abbiente scapolo che vive solo  nella sua casa con 12 stanze e tanto di  cameriera, il quale dopo pochi mesi le propone di andare a vivere con lui, ma  senza sposarsi. Anna accetta riluttante  “l’inconsueta” proposta fra i pettegolezzi  delle colleghe bigotte e il disappunto della  signora Tavernini.  La relazione fra i due non va come sperato e in un crescendo delirante e tragicomico Anna verrà trascinata dalle sue fragilità in una spirale di paura, paranoia e possessività che la porterà a commettere un gesto estremo e inaspettato ma che per lei rappresenta il più grande “atto d’amore” possibile.  Anna è una donna in lotta con il suo passato e i suoi demoni. Una vittima del suo tempo e della condizione della donna negli anni ’60 di una società e di una morale che rifiuta ma che non ha la forza di combattere e da cui noi riesce ad emanciparsi. 


NOTE DI REGIA

Un testo, un’attrice e il teatro come spazio della mente. Ho sempre considerato questo testo di Ruccello un piccolo capolavoro contemporaneo per sintesi, poesia e complessità, e quando finalmente Giada Prandi ha accettato la mia proposta di interpretarlo, la nostra Anna Cappelli ha cominciato a vivere, rivelandosi immediatamente per la sua universalità, fuori dal tempo. Anna vive nell’Italia del boom, ma è vittima di un’implosione che la porta alla disperazione. Come molti di noi, oggi sovraesposti agli stimoli dei social network e di modelli di vita esterni al nostro reale quotidiano, Anna ha una sovraesposizione mentale ed emotiva che contrasta con le sue capacità di elaborazione. È un’impiegata; la sua estrazione la costringe a emigrare per lavoro, e dalla tradizionale Orvieto si muove a Latina, una città nuova (la nostra città, di Giada Prandi e mia), fondata dal Fascismo e priva di radici identitarie. Anna condivide quindi con molti di noi uno stato d’animo di sradicamento. Si muove per lavoro con aspettative e desideri che non riuscirà a concretizzare e che faranno emergere in lei il suo lato più oscuro. Si attacca all’amore, ma sprofonderà nell’abisso. Nel nostro allestimento abbiamo cercato di entrare nella testa e nel corpo di Anna per raccontarla in tutte le sue sfumature, nei suoi pensieri e nelle sue emozioni, stilizzandola ma andando oltre la maschera, mantenendo il palco come la scatola vuota che lei stessa vuole creare, teatro di un viaggio empatico e straniante nell’animo umano, che parte commedia e finisce in tragedia”.


SPETTACOLI
da martedì 27 Febbraio a sabato 2 Marzo, ore 21:00 
Domenica 3 Marzo, ore 18:00

BIGLIETTO INTERO
€. 16,00 (+ tessera associativa di € 2,50)

PER INFO E PRENOTAZIONI
Telefono: 06 – 572.846.37

TEATRO COMETA OFF
Via Luca Della Robbia, 47

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