domenica 15 maggio 2022

"GAGARINE. PROTEGGI CIO' CHE AMI". AL CINEMA


di Bianca Maria Sezzatini 


Youri voleva diventare da grande un astronauta. Per salvare le sue origini, i suoi affetti, c'è riuscito con la fantasia


Il film è l’esordio di due registi francesi: Fanny Litard e Jeremy Trouilh. Presentato con entusiasmo al festival di Cannes è stato girato fra gli appartamenti e i cortili dell’enorme complesso residenziale di alloggi popolari di "Gagarine City". È uno straordinario viaggio che percorre il flusso della paura di morire, e quindi paura di virus e tutto ciò che in questi ultimi anni abbiamo dovuto sopportare (Covid). L’unione fa la forza e tutti e Gagarine, Diana e Houssam intraprendono una missione: trasformare la propria casa in un’astronave per salvare Gagarine City prima che scompaia nello spazio per sempre. E ciò potrebbe accadere ogni giorno a tutti noi e sarebbe bello ritrovarsi con Youri, Diana e Houssam per poterli seguire e continuare il viaggio della vita.

A sedici anni, ognuno di noi si trova, nel corso dell’esistenza, ad affrontare delle tappe fondamentali, dei passaggi evolutivi che hanno un’importanza cruciale. Uno di questi compiti evolutivi è realizzare il distacco dalla propria famiglia di origine. Non si tratta tanto di un allontanamento fisico, quanto un distacco emotivo o interiore, o meglio, una indipendenza emotiva. Il processo che porta a questa posizione di libertà emotiva rispetto alla propria “famiglia” è detto in psicologia anche svincolo o differenziazione, per cui siamo in grado di pensare anche diversamente dai nostri genitori e di vederli come persone, come esseri umani con i loro limiti, di trattarli in una relazione matura “da adulto a adulto”. Il distacco che ha subito Youri da Gagarine City, situata nella periferia di Parigi, lo porta ad un disorientamento e sdoppiamento di personalità tant’è che si trova a soffrire per il distacco dal suo quartiere di origine dove ha sempre vissuto la sua vita ad un altro posto dove non si sentirà sicuro e si inventerà un gruppo di resistenza come se vivesse la resistenza stessa e dovesse continuare a lottare per evitare tutte le conseguenze di un allontanamento e di una trasformazione del suo quartiere, luogo totalitario di vita completamente trasformato. Porterà con sé gli affetti più cari per proteggerli: i suoi amici Diana e Houssam, per evitare di perderli prima del distacco totale. Ricreerà la vita nel suo appartamento trasformandolo in una astronave che tra fibre ottiche, saldature, orto (spaziale) con luce artificiale garantirà la vita normale anche là dove “nel suo quartiere” la vita non c’è più. Questo è il sogno che vorrebbe realizzare per vivere insieme e protetti in un’altra dimensione. 

Volete viaggiare nello spazio senza programmarlo prima? E bene. I tre protagonisti vi stanno aspettando al cinema dal 19 maggio 2022 fuori la porta della sala, l’astronave virtuale.

Assolutamente da non perdere.

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