martedì 19 settembre 2023

L'ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE. AL CINEMA

Recensione di Bianca Maria Sezzatini


La Mongolia che non ti aspetti! 

La trovi nel film “L'ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE” un film sull’infanzia e sulla genitorialità.

La Mongolia è una terra nuova, azzurra, immensa, innocente, vera, coinvolgente, amara, solitaria, forte, spartana, spietata ma anche incredibilmente reale.

È un film particolare, uno pseudo docu-film che si fa seguire dallo spettatore che, attento, segue l’evolversi della storia perché rapito dagli splendidi paesaggi che offrono una visione quasi preistorica e ormai inesistente.

La storia è invece attinente ai nostri tempi poiché i piccoli villaggi rurali seguono l’iter inesorabile dello spopolamento che fa confluire i giovani nelle grandi città che offrono loro lavoro e una vita più agiata.

Una telefonata difficoltosissima e macchinosa fatta dalla steppa preannuncia a Tulgaa (Amarsalkhan Baljinnyam, regista mongolo alla sua opera prima e primo attore nel film) che il patrigno sta per morire e lui lo raggiunge.

Conosce così anche Tuntuulei (Tenuun-Erdene Garamkhand), un bambino di dieci anni che vive con i nonni in una tenda poco lontana. 

È un bambino molto solo ma anche molto maturo per la sua giovane età. Tra i due nasce una bellissima amicizia che non li farà più vivere in solitudine.

Non voglio spoilerare la fine del film che invito vivamente ad andare a vedere altrimenti, una Mongolia così ben rappresentata in tutti i suoi scenari, non la vedreste se non visitandola. 

L’ultima luna di settembre”, tratto da “Tuntuulei”, un romanzo breve di T. Bum-Erden, distribuito da Officine Ubu, presente nelle sale da giovedì 21 settembre 2023, è un film assolutamente da non perdere!

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