martedì 28 maggio 2019

AL TEATRO DI PULCINELLA PANDOLFI SI RICORDA

di Bianca Maria Sezzatini


Al Piccolo Teatro "Il Salotto di Pulcinella", di Vincenzo De Vivo, il calendario del mese di maggio si chiude venerdì 31 con "IO MI RICORDO . . .". spettacolo in cui il poliedrico Elio Pandolfi ci porta a spasso fra i suoi "tanti ricordi" che racconta all'istrionico Riccardo  Castagnari e al pubblico in sala.

Elio Pandolfi, oltre 70 anni di carriera, debutta come mimo-ballerino a Venezia nel 1948 in "Le maleheur d'Orphée di Milhaud". Segue il  canto (nel 1954 debutta come cantante nell'operetta di Alfredo Cuscinà "La barca dei comici"), la Radio, il cinema, un'intensa attività teatrale.  Grazie alla sua voce duttile recita e doppia personaggi maschili e femminili.
Nel 2016 viene premiato alla casa del Cinema di Roma con il Nastro d'argento alla carriera per il documentario a lui stesso dedicato dal titolo "A qualcuno piacerà", diretto da Caterina Taricano e Claudio De Pasqualis. La stessa Taricano dedicherà a Pandolfi una monografia, "Elio Pandolfi che spettacolo", uscita nel 2017 per l'editore Gremese.

Per informazioni e prenotazioni:
tel. 06 48.23.339 - cell. 391 123.04.57
email: info@ilsalottodipulcinella.com
Spettacolo con degustazione gastronomica rigorosamente napoletana

PICCOLO TEATRO IL SALOTTO DI PULCINELLA
Via Urbana, 11 (Rione Monti - Metro Cavour)
Direttore artistico: Vincenzo De Vivo

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Nasce nel 2015 per volere di Vincenzo De Vivo, cantante, amante del Teatro e della Canzone Napoletana, nei locali di un ex ristorante nato nei primi del 900. Negli anni prima e dopo la guerra, di rimpetto all'ex ristorante c'era il famoso Teatro Manzoni dove andava in scena la rivista con Petrolini, Anna Magnani, Rascel, Macario e il grande Totò. Questi artisti erano frequentatori del ristorante antistante il teatro. Nel 1992 fu ristrutturato dai fratelli Vincenzo e Mario De Vivo e divenne ristorante Pulcinella. La particolarità del locale fu: la gestione verace napoletana fatta dai due fratelli, la semplicità degli arredi, il bianco delle pareti, e tre tele giganti, meravigliose. 

La prima ritrae la Napoli del 600. La seconda, un Vesuvio in eruzione illuminato da una luna stupenda. Grazie al gioco delle luci, la luna e la lava sembrano vere. La terza, dal titolo "Le Guarrettelle", di Filippo Falciatore, pittore della metà dell’ottocento, raffigurante il Maschio Angioino.

Tutto ciò diede al locale un'anima Napoletana particolare, sia per le specialità gastronomiche che per le cene spettacolo e la musica rigorosamente napoletana. Fu frequentato da una clientela nota, Napoletana e non solo. Anche le anime degli artisti del teatro di rimpetto, continuavano a frequentare il nuovo ristorante PULCINELLA. Dopo tredici anni di attività ristorativa il ristorante venne chiuso per poi rinascere come PICCOLO TEATRO IL SALOTTO di PULCINELLA. Le anime di questi artisti continuavano a frequentare il ristorante, ma nello stesso tempo entravano anche nel cuore di Enzo, stimolando la sua fantasia creativa, senza uscire più. 

Gli artisti in coro, con Toto’ in prima fila, gli dicevano: fallo diventare un piccolo teatro". Lui gli rispondeva: "ma è piccerillo". 

E loro: "nù fà nient, nun importa che è piccerillo, Enzù. È a fantasia c’adda essere grande assaie”.

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