di Bianca Maria Sezzatini
Da venerdì 14 dicembre 2018 fino a giovedì 10 gennaio 2019, la Camera dei Deputati, luogo dove tanto si può fare per migliorare i terribili tempi in cui viviamo, ha ospitato per la prima volta, in assoluta mondiale, l’esposizione dell’ultimo lavoro, appena terminato, dello scultore di fama internazionale, Alessandro Romano: tutti i bozzetti in terracotta sulla “VIA DOLOROSA” che, grazie all'On. Federico Mollicone, Membro della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e del nostro Prof. Arch. Paolo Gioffreda, abbiamo avuto il piacere e l’onore di visitare.
Dice l’On. Mollicone: “Questa mostra onora chi la fa ma, soprattutto, onora i martiri cristiani che in tutto il mondo, anche ai giorni nostri, sono perseguitati perché, come il Cristo di Romano, hanno scelto di incarnare la Croce e la portano ogni giorno".
La VIA DOLOROSA è un grande progetto che prevede la realizzazione di 18 grandi sculture in bronzo di circa tre metri da collocarsi nel Santuario della Madonna del Divino Amore in Roma. Il complesso delle sculture, nel loro insieme, racconta le sofferenze che portarono alla morte di Gesù, un occhio attento e contemporaneo all’intera vicenda che va dalla notte nell’Orto dei Getzemani alla Sua Resurrezione. Alcune di queste stazioni sono servite ad illustrare la Via Crucis che papa Francesco ha celebrato al Colosseo nel Sabato Santo del 2017 davanti al mondo intero.
Il percorso si apre con “CROCE SPEZZATA”, l’opera che rappresenta l’inizio della via dolorosa.
Chiedo: "Maestro Romano, perché la Croce spezzata?”
Il bisogno di raccontare le sofferenze che Gesù Cristo ha vissuto è diventato in me sempre più forte. Non riuscivo a descrivere i drammi di tutti i giorni, le guerre, le migrazioni, la fame, la disperazione e la solitudine dell’uomo contemporaneo. Un mattino, lavorando all'ennesima crocifissione vengo rapito da una sensazione fortissima e misteriosa. Non so cosa stia accadendo. Mi lascio andare. Ignoro il mio ego. Divento strumento e…sotto i miei occhi stupiti piano piano si materializza un’opera incredibile: una crocifissione nella quale il CRISTO non si trova sulla croce ma dentro. È un tutt'uno con il dolore. Si racconta a noi e quasi ci abbraccia con le sue mani trafitte. L’espressione del volto esprime un amore immenso ed incomprensibile, le spine non sono su di lui ma anche sulla croce ne rimarcano la terribile tortura subita sta prendendo forma l’icona del dolore un dolore infinito ma sereno quasi una speranza nella morte.
Non è finita qui. Non sono ancora sazio, il mistero persiste, la spinta è fortissima. Continuo ad inseguire l’invisibile e libero ed incosciente arrivo a compiere un gesto quasi folle: “spezzo la croce!”. Non potevo fermarmi dovevo spezzarla. Una cosa terribile, mai fatta! La sensazione non poteva essere ignorata. Uno spirito guidava la mia mano senza indugi ad una meta per me sconosciuta e incomprensibile. Sono stravolto e commosso da ciò che vedo. Ma che sta succedendo, perché tutto questo? Solo dopo qualche giorno tornata la calma ed il sereno, con l’aiuto di alcuni amici sacerdoti scopriamo lo straordinario messaggio teologico racchiuso in questa opera. Cristo accettando la croce la distrugge. Che straordinario messaggio per noi: “non abbiate paura, la croce si può portare ci dice, accettare la croce, amare la croce è l’unico modo per vincerla, nella consapevolezza di essere uniti al Signore del dolore per la salvezza”.
Il Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, al riguardo della CROCE SPEZZATA cita: “Gesù, spinto da infinito amore, si è immerso nel nostro dolore e l’ha vinto. La Croce, dopo la Passione di Gesù, è spaccata perché ormai profuma di Resurrezione. L’Artista Alessandro Romano non poteva trovare un’immagine più forte e più espressiva per dirci questa meravigliosa verità".
ALESSANDRO ROMANO
Scultore nato a Roma il 26 luglio 1944, artista di prestigio internazionale, dopo un esordio in pittura ha espresso nella scultura il suo talento figurativo con risultati di straordinaria forza plastica e dinamica. Nei palazzi delle più importanti istituzioni italiane e internazionali si possono ammirare le sue opere. Dal Quirinale al Ministero della Salute, dalla sede della FAO a sedi museali di Montecarlo e degli Emirati Arabi. Nella Basilica di San Pietro, Alessandro Romano, affianca opere di Michelangelo Buonarroti.
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