mercoledì 18 dicembre 2019

GEPPI DI STASIO: LA SUA . . . NON È UNA TRAGEDIA

di Bianca Maria Sezzatini

Edipo c’entra poco. O, forse, c’entra eccome. Fate un po’ voi! 


Al Teatro delle Muse terzo anno di repliche per la commedia scritta, diretta e interpretata da Geppi Di Stasio "NON È UNA TRAGEDIA" (Ovvero Edipo c'entra poco), in scena da sabato 28 dicembre 2019 a domenica 9 febbraio 2020. Sul palcoscenico con Geppi, Wanda Pirol e Rino Santoro.

Oreste, Attilio e Renata sono i protagonisti di un comico intreccio psicologico. Lei, analista di successo, molto “ricercata”, suo marito Attilio, ingegnere informatico non si sa bene se fallito o di successo, dipende; e Oreste, uomo solo per scelta degli altri ma, probabilmente, per responsabilità sua, in cerca di brividi da tempo dimenticati. 


E se l’analista, per velleità social, combina pasticci col computer malgrado i tentativi dell’ingegner consorte di aiutare, si imbatte nell'incontro “illegale” e imprevisto complice il “bisogno” di Oreste, allora i tre si incontrano inevitabilmente e l’incontro diventa man mano una sorta di appassionante analisi a tre. 

Ma quali sono le istanze, i segreti, le aspettative ma soprattutto le esigenze di ciascuno dei tre lo si scoprirà solo arrivando in fondo al percorso della commedia che svela, battuta dopo battuta, le caratteristiche di tre persone che un destino che oggi possiamo definire curioso, ma che al tempo dei Tragici Greci si definiva “assoluto”. Potremmo solo anticipare che le vite di ciascuno dei tre sono state decise dai loro bisogni. Un uomo in perenne conflitto col materno, un altro talmente innamorato al punto di essere capace di sminuirsi per gratificare sua moglie e un donna dal passato di oggetto del desiderio e storie a tinte forti che risulterà inadeguata alla maternità.


NOTE DI REGIA

Magari si potrebbe pensare che Oreste ricordi la Trilogia di Eschilo, Attila un condottiero senza scrupoli umanamente in forte contraddizione... e Renata? A cosa si ispira il suo nome? Alla femminilizzazione di un nome originariamente maschile? Mah, forse; oppure a nulla perché la donna è sempre universale e, quindi, di riferimenti non ne ha bisogno? Questo mi sembra più probabile, ma neanche di questo sono così sicuro. In questa pièce non vi sono certezze assolute. Le cose che possiamo azzardare è che, forse, l’Edipo sofocleo c’entra poco, l’Orestea di Eschilo ancora meno, forse. L’unica cosa certa è che NON E’ UNA TRAGEDIA...e se lo è, almeno è divertente!

Per informazioni e prenotazionitel. 06 442.336.49

TEATRO DELLE MUSE
Via Forlì, 43 
Direttore artistico: Rino Santoro

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