lunedì 16 dicembre 2019

AVOLIO E NAZZARO: DUE SERATE INDIMENTICABILI

di Bianca Maria Sezzatini


A grande richiesta del pubblico a "Il Piccolo Teatro il Salotto di Pulcinella" del poliedrico Vincenzo De Vivo, chansonnier, Direttore artistico e proprietario di questa bellissima location situata nell'elegante Via Urbana del quartiere Monti, tornano "Enzo Avolio" e "Gianni Nazzaro". Due grandi serate "da non mancare"!!!

Venerdì 20 dicembre 2019 a salire sul palcoscenico è Enzo Avolio con “ZUOCCOLE, TAMMORRE, FEMMINONI & FEMMINIELLI”, lo spettacolo che trae ispirazione dalla poesia “Zuoccole, tammorre e femmene" di Antonio de Curtis, in arte “Totò". Lo accompagnano Clelia Liguori (voce) e lo stesso Vincenzo De Vivo (voce). 

Zuoccole, tammorre e femmene
Tutte hanno scritto 'e Napule canzone appassiunate,
tutte 'e bellezze 'e Napule sò state decantate: 
da Bovio a Tagliaferri, Di Giacomo a Valente;
in prosa, vierze e musica: ma chi po ddi cchiù niente?
Chi tene 'o curaggio 'e di' quaccosa 
doppo ca sti puete gruosse assaie
d'accordo songo state a ddi una cosa:
ca stu paese nun se scorda maie.

Sta Napule, riggina d' 'e ssirene,
ca cchiù 'a guardammo e cchiù 'a vulimmo bbene.
'A tengo sana sana dinto 'e vvene,
'a porto dinto 'o core, ch' aggia fà?
Napule, si comme 'o zucchero,
terra d'ammore - che rarità!
Zuoccole, tammorre e femmene,
è 'o core 'e Napule ca vò cantà.
Napule, tu si adorabile,
siente stu core che te vò di:
"Zuoccole, tammorre e femmene,
chi è nato a Napule nce vo murì".


Sabato 21 dicembre, è la volta del napoletanissimo Gianni Nazzaro con aneddoti, simpatici ricordi e, soprattutto, canzoni. Tra i suoi successi, concentrati soprattutto negli anni settanta: "L'amore è una colomba" (1970), "Bianchi cristalli sereni" (1971), "Non voglio innamorarmi mai" (1972), "A modo mio" (1974, scritta da Claudio Baglioni ed Antonio Coggio), tutte presentate al Festival di Sanremo, ed "In fondo all'anima". Partecipa al Festival di Sanremo 1983 con il brano "Mi sono innamorato di mia moglie", scritto da Daniele Pace, ottenendo un buon esito commerciale. Nel 1987 tenta nuovamente di partecipare al Festival ma il brano da lui proposto, "Perdere l'amore", viene scartato alle selezioni. Ironia della sorte, lo stesso brano viene ripresentato l'anno successivo da Massimo Ranieri, e questa volta non solo viene selezionato, ma addirittura vincerà la manifestazione. 

Entrambi gli spettacoli, con inizio alle ore 21:00, saranno preceduti da una degustazione gastronomica rigorosamente napoletana.

Per informazioni e prenotazioni:
tel. 06 48.23.339 - cell. 347.7327033
email: info@ilsalottodipulcinella.com

PICCOLO TEATRO IL SALOTTO DI PULCINELLA
Via Urbana, 11 (Rione Monti - Metro Cavour)
Direttore artistico: Vincenzo De Vivo

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Il Salotto di Pulcinella nasce nel 2015 per volere di Vincenzo De Vivo (in foto), cantante, amante del Teatro e della Canzone Napoletana, nei locali di un ex ristorante nato nei primi del 900. Negli anni prima e dopo la guerra, di rimpetto all'ex ristorante c'era il famoso Teatro Manzoni dove andava in scena la rivista con Petrolini, Anna Magnani, Rascel, Macario e il grande Totò. Questi artisti erano frequentatori del ristorante antistante il teatro. Nel 1992 fu ristrutturato dai fratelli Vincenzo e Mario De Vivo e divenne ristorante Pulcinella. La particolarità del locale fu: la gestione verace napoletana fatta dai due fratelli, la semplicità degli arredi, il bianco delle pareti, e tre tele giganti, meravigliose. La prima ritrae la Napoli del 600. La seconda, un Vesuvio in eruzione illuminato da una luna stupenda. Grazie al gioco delle luci, la luna e la lava sembrano vere. La terza, dal titolo "Le Guarrettelle", di Filippo Falciatore, pittore della metà dell’ottocento, raffigurante il Maschio Angioino. Tutto ciò diede al locale un'anima Napoletana particolare, sia per le specialità gastronomiche che per le cene spettacolo e la musica rigorosamente napoletana. Fu frequentato da una clientela nota, Napoletana e non solo. Anche le anime degli artisti del teatro di rimpetto, continuavano a frequentare il nuovo ristorante PULCINELLA. 

Dopo tredici anni di attività ristorativa il ristorante venne chiuso per poi rinascere come PICCOLO TEATRO IL SALOTTO di PULCINELLA. Le anime di questi artisti continuavano a frequentare il ristorante, ma nello stesso tempo entravano anche nel cuore di Enzo, stimolando la sua fantasia creativa, senza uscire più. Gli artisti in coro, con Toto’ in prima fila, gli dicevano: fallo diventare un piccolo teatro". Lui gli rispondeva: "ma è piccerillo". E loro: "nù fà nient, nun importa che è piccerillo, Enzù. È a fantasia c’adda essere grande assaie”.

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