martedì 2 agosto 2022

CON L'ARCH. ESPOSITO SI RINNOVA IL MIRACOLO


di Bianca Maria Sezzatini


È dal 1983 che ogni anno, grazie all'Architetto Cesare Esposito, la piazza della Basilica di Santa Maria Maggiore si trasforma in un teatro di luci, musiche, effetti speciali, canti, ologrammi e tanta, tanta neve per rievocare l’apparizione in sogno della Vergine Maria a Papa Liberio chiedendogli di erigere una Basilica dove avrebbe fatto, appunto, nevicare. La mattina seguente si verificò il miracolo: era il 5 agosto del 358 d.c.

Dedicata a Papa Francesco, questa 39ma edizione rivolta alla conoscenza dell’architettura dei Santuari dedicati alla Madonna della Neve nel mondo, si svolge sotto il patrocinio del Ministero della Cultura concesso dall’On. Ministro Dario FranceschiniMadrina, l’Arch. Elisabetta Salvati

Con inizio alle ore 21,00 presentano la serata Angelo Blasetti e Roberto Luongo. L’evento è allietato dalla Fanfara della Legione Allievi Carabinieri diretta dal Luogotenente, il Maestro Danilo Di Silvestro, dal soprano Maria Prosperi e dal baritono Giuseppe Milli. Novità di questa edizione la presenza  di Sandro Scapicchio che ci delizierà con un repertorio di canzoni romanesche. Grande artista della tradizione romana, personaggio vero e "de core", autore, compositore, musicista ed attore è uno di quegli artisti a 360 gradi  che ogni città dovrebbe avere come voce unica in grado di esprimere la vera anima di un popolo. Lo accompagna al piano il fratello Luigi

Torniamo al miracolo. Dopo l’apparizione in sogno della Vergine Maria e la nevicata della mattina del 5 agosto, Papa Liberio tracciò il perimetro della Basilica seguendo il percorso di neve lasciato dalla Madonna sul colle dell'Esquilino, dando inizio ai lavori  per la prima Basilica al mondo dedicata alla Madonna della Neve.

Il culto sulla Madonna della Neve andò comunque sempre più affermandosi, tanto è vero che tra il XV e il XVIII secolo ci fu la massima diffusione delle chiese dedicate alla Madonna della Neve, con l’instaurarsi di tante celebrazioni locali che ancora oggi coinvolgono interi paesi e quartieri di Città.

Il culto come si è detto ebbe grande diffusione. Oggi, in Italia, si contano 152 edifici sacri fra chiese, santuari, basiliche minori ecc. intitolate alla Madonna della Neve. Ogni regione ne possiede una notevole quantità, in particolare concentrate su zone dove la neve non manca. Le regioni che primeggiano sono: il Piemonte, con 31; la Lombardia, con 19; la Campania, con 17. Nel Napoletano il culto e celebrazione è molto solenne, coinvolgendo le comunità di fedeli con manifestazioni esterne e folcloristiche.

A Roma il 5 agosto nella matriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rose bianche, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica e, con la rievocazione, da anni, della storica nevicata in Piazza dell'Esquilino, per merito del suo ideatore: l'architetto Cesare Esposito


MADONNA DELLA NEVE: TRA LEGGENDA . . .

Secondo quanto narrato da vari autori cristiani, Giovanni era un ricco patrizio che viveva a Roma. Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. egli avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da Papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il prodigio nel frattempo si era avverato e per ordine di Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto. Sempre secondo la storia, la basilica sarebbe stata finanziata dal patrizio stesso e prese il nome di Basilica di Santa Maria della Neve (o Basilica Liberiana dal nome del Papa, popolarmente ad Nives)


. . . E STORIA" 

Madonna della Neve è uno degli appellativi con cui la Chiesa Cattolica venera Maria secondo il cosiddetto culto di iperdulia. Si tratta del nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio (Theotokos), come sancito dal Concilio di Efeso. La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa apparizione mariana. Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della Basilica di S. Maria Maggiore in Roma. L’antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto, qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore, per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna. Nei secoli seguenti la basilica ebbe vari interventi di restauro strutturale e artistico, fino a giungere nel 1750 le forme architettoniche che oggi ammiriamo. Dal 1568 la denominazione ufficiale della festa liturgica della Madonna della Neve è stata modificata nel termine; dedica di Santa Maria Maggiore con celebrazione rimasta al 5 agosto e miracolo della neve in agosto non più citato poiché leggendario e non documentato. 


CESARE ESPOSITO

Eclettico e scioccante, l'arch. Cesare Esposito, è nato e cresciuto a Roma nel Rione Monti. La monumentalità e i fasti dell’antica Roma hanno contribuito a generare in lui i componenti della futura grande bellezza delle sue creazioni. Centrali nella sua ricerca artistica sono i quattro elementi aria, acqua, terra, fuoco, basi queste di ogni sua incredibile quanto rivoluzionaria interpretazione, costantemente dominata da audacia e da profonda immaginazione. Ancora giovanissimo vince il concorso indetto dal Comune della Capitale per dare un volto artistico a Piazza delle Sette Chiese. Sua è infatti la scultura in acciaio, alta 12 metri e pesante 600 kg, orientata verso i martiri delle Fosse Ardeatine e dedicata alla Resistenza. Sue sono anche le sculture in acciaio Geometrie di pace e di Fumo rosso, tutt'ora presenti presso la galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. La sua anima di artista lo porta a realizzare una serie di progetti e installazioni scenografiche volte a stimolare l’amore per la storia e la conoscenza del patrimonio storico-artistico della capitale. Dal fuoco di Nerone ai Mercati Traianei e ai Fori Imperiali, ai 40 minuti di fuochi d’artificio in musica a Castel Sant'Angelo, in presenza di Papa Giovanna Paolo II, evocando le macchine disegnate da Michelangelo e Gian Lorenzo Bernini. Dalla Piramide riaperta dopo 350 anni, omaggiando in questo modo anche le donne il cui atto eroico si mosse in difesa di Roma e della patria, ai tanti progetti per il riuso del Colosseo, di Piazza Navona con le sue battaglie navali, del Campidoglio per i natali di Roma. Ma il più magniloquente e il più conosciuto di tutti i suoi progetti è senza dubbio quello che si lega alla rievocazione storica del Miracolo della Neve il 5 agosto di ogni anno con soffici fiocchi di neve che cadono sulla Basilica di Santa Maria Maggiore. 

Scrive Esposito nel suo trattato dedicato alla Madonna della Neve e alla città di Roma: “La libertà illumina il desiderio d’amore nel grande abbraccio della madre. L’estensione infinita si armonizza nel tentativo della contemplazione che indaga e penetra il mistero della natura. La felicità umana raggiunge la pietà dell’arte e strappa i coralli del dubbio… La responsabilità della gioia ispira l’azione tesa a ricostruire la fiaba della carità che restituisce il giudizio alla purezza della coscienza… Il sublime lancia attraverso il trionfo degli stati d’animo lo spessore della poesia dell’uomo”. Esposito si può considerare quindi un precursore dell’architettura fantasiosa e visionaria, che coinvolge sempre l’aspetto corale della città eterna con ingegno e creatività. 

Quando lo si incontra sovente lo vedi in questo modo: nel taschino della giacca tiene decine di matite colorate. Ti vede e ancor prima di dirti qualcosa di preciso estrae dalla tasca una delle matite e te le regala. E ti precisa bene il motivo: è un colore (e ti dice con precisione quale) ed è il colore il regalo più bello che una persona possa ricevere. Poi di quella matita farai l’uso che vuoi. E lui ha una matita nella mente con cui disegna sullo spazio circostante. Fa cadere la neve. Fa diventare tutto bianco e il bianco è la sommatoria di tutti quei colori che ha in tasca. Ci fa un regalo e ci fa pensare che papa Liberio vide proprio questo la mattina seguente all'apparizione della Vergine Maria che gli diceva che sarebbe nevicato e lui tracciasse sulla neve di agosto il perimetro della chiesa da dedicarsi a Lei.

Claudio Strinati, storico dell'arte, conduttore televisivo e dirigente pubblico, soprintendente per il Polo museale romano dal 1991 al 2009 e divulgatore di storia dell'arte scrisse: "Cesare Esposito, un mago che ci mette il cuore e l’umiltà e che ricava la sua più profonda soddisfazione a guardare gli sguardi estasiati e sbalorditi delle persone. E Cesare è lì come sempre a dirigere il tutto senza farsene accorgere" 


SANDRO SCAPICCHIO

Grande artista della tradizione romana, un personaggio vero e "de core". Nasce a Roma, autore, compositore, musicista ed attore. Comincia sin da piccolo a muovere i primi passi nel mondo della musica e della canzone, a poco meno di 18 anni comincia a scrivere le sue prime canzoni. Poi per anni si esibisce nei locali di Roma e del Lazio, fino ad abbracciare nel 2000 il mondo del teatro, praticamente, un artista a 360 gradi che ogni città dovrebbe avere come voce unica in grado di esprimere la vera anima di un popolo. Molta della sua attività artistica è dedicata alla sua città: Roma.

Pur cercando un linguaggio nuovo sia musicalmente che teatralmente, ha sempre dedicato molto spazio alla tradizione, seppur con una rilettura più moderna e aperta ad interpretazioni nuove, sia negli arrangiamenti che da un punto di vista vocale. Oggi continua a suonare e a recitare spaziando dalle piazze ai teatri, dai piccoli club alle iniziative private.


LUIGI SCAPICCHIO

Arrangiatore e produttore nell’ambito della musica moderna. Dall’incontro con altri produttori musicali nascono delle collaborazioni che gli danno la possibilità di lavorare con importanti personaggi come Fred Bongusto, Lucio Dalla, Pierangelo Bertoli. Nel 1994 si trasferisce negli Stati Uniti dove intraprende una intensa attività musicale come cantante e pianista esibendosi in vari locali di spicco di Manhattan. Nel 2011 a New York organizza e produce un concerto per il cantautore italiano Ron che si tiene al Sullivan Room in Greenwich Village, partecipando anche come tastierista nella band che lo accompagna. Pur continuando la sua attività artistica in America torna in Italia, di tanto in tanto, per collaborare con altri artisti italiani.

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